Microsoft sembra aver fatto un buco nell’acqua con l’acquisizione di Activision. La software house, da qualche anno, sembra aver deciso di raggiungere la monopolizzazione del mondo videoludico.
L’ultima transazione, che costerebbe alla società quasi 70 miliardi di dollari, non sembra che avrà esiti positivi. Un articolo, che spiega dettagliatamente i movimenti Microsoft, è disponibile QUI.
Gli investitori di Wall Street, il fulcro delle attività e transazioni finanziarie del pianeta, non vedono di buon occhio questa mossa da parte di Microsoft. In effetti, si vocifera di un totale fallimento, da parte della multinazionale, riguardo all’acquisizione di Activision.
Di fatto, chi è pratico del settore può facilmente visionare che il valore delle azioni del publisher corrispondono circa al 25% in meno rispetto all’offerta ufficializzata da Microsoft. Questo, in poche parole, significa che acquistare azioni Activision Blizzard porterebbe ad un’ingente somma in negativo nel proprio portafoglio.
Se, infatti, l’acquisizione dovesse concludersi, il valore di un’azione Activision, pari a circa 70 dollari attualmente, scenderebbe a meno di 20 dollari. Un margine di rischio veramente troppo alto, che quasi nessun investitore vorrebbe assumersi.
L’acquisto dell’azienda non è stato ancora definito a causa della legislazione antitrust, a dispetto del fatto che Activision abbia visto un forte calo di utenza nel primo trimestre dell’anno, pari a circa 50 milioni di persone. La situazione, a riguardo, non è ancora molto chiara.
Per chi non ne fosse a conoscenza, la legislazione antitrust consiste in un insieme di regolamenti che impediscono alle imprese di arrivare a monopolizzare un dato settore ai danni dei consumatori. Regolamenta, inoltre, la possibilità di libera concorrenza sui prezzi e sulla qualità dei prodotti offerti, anche nel campo delle innovazioni tecnologiche.
Dunque, la legislazione antitrust potrebbe bloccare, o comunque prolungare, l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Oltretutto, ad aumentare i tempi d’attesa è necessario che siano d’accordo anche le commissioni internazionali cinesi ed europee.
Lo scorso marzo, la Federal Trade Commission ha richiesto ulteriori documentazioni riguardo l’iniziativa dell’azienda multinazionale software. Dopotutto, visto che sono in trattativa cifre veramente considerevoli, è comprensibile che si voglia esaminare ogni singolo cavillo della questione.
Intanto, gli azionisti di Activision Blizzard si vedranno impegnati molto presto per una votazione inerente all’approvazione della transazione. Si denota, però, una lieve discrepanza di posizione in merito tra i votanti. Le aspettative sono positive, ma non è sicuro che, alla fine della votazione, l’esito sarà tale.
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