Wordle ha esordito il 27 ottobre e oggi è il fenomeno del web a livello mondiale: scopriamo di cosa si tratta e perché piace tanto.
Tutto è cominciato per gioco, il giovane Josh Wardle (da qui il nome della sua invenzione di successo) era solito lasciare alla propria fidanzata un’enigma da risolvere al giorno. Una tradizione che la ragazza ha fatto conoscere alla propria famiglia e che in breve è diventata il passatempo preferito della cerchia di amici di questo giovane. Proprio il successo ottenuto dalla sua iniziativa ha spinto Wardle a cercare di scoprire se solo la sua cerchia di amici apprezzava questo suo sforzo creativo.
Già all’inizio di quest’anno Wordle era un fenomeno mondiale e sull’esperimento di Josh ha messo gli occhi il New York Times. Ieri lo stesso Wardle ha annunciato di aver venduto la propria creazione al famosissimo giornale americano e che dunque Wordle sarà inserito nella parte enigmistica e giochi del quotidiano. La notizia ha creato un po’ di trambusto sul web, con milioni di fan preoccupati che adesso sarebbe stato esclusiva degli abbonati al giornale. Il creatore ha spiegato che almeno per ora il NYT non ha intenzione di renderlo a pagamento.
Nel corso dei tentativi avrete degli aiuti: se una lettera è presente nella casella in cui l’avete messa si colora di verde, se è presente ma in una posizione differente si colora di giallo. Ovviamente se non è presente la casella rimarrà grigia. Insomma come avrete capito si tratta di un gioco semplice, ma non immediato, ovvero che offre il livello di sfida giusto affinché non diventi frustrante.
Proprio la semplicità non banale del gioco è l’elemento che l’ha reso popolare. A questo va aggiunto che sul sito non c’è la minima traccia di pubblicità (caso più unico che raro quando parliamo di giochi gratuiti), si tratta di un gioco assolutamente gratuito e soprattutto non vi viene chiesto alcun dato personale o registrazione per partecipare.
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