Nonostante siano passati ben 37 anni dall’uscita del primo sistema targato Windows, esso riserva ancora qualche sorpresa. Un esempio? Un easter egg nascosto nel sistema e rimasto sepolto per quasi quarant’anni. Solo di recente, infatti, sarebbe saltata fuori questa parte di codice nascosta dagli sviluppatori Microsoft.
Ad aver fatto questa incredibile scoperta è stato l’archeologo digitale Lucas Brooks il quale è da sempre appassionato dei software creati dalla società di Bill Gates. Neanche quest’ultimo, quindi, si aspettava di trovare niente del genere dato che il primo Windows a contenere degli easter egg ufficialmente sarebbe il tre punto zero.
Lucas Brooks ha scoperto all’interno del software una lista degli sviluppatori che hanno contribuito alla creazione di Windows 1.0
Insomma una scoperta inaspettata e per questo ancora più sorprendente. Nello specifico Lucas Brooks, quindi, ha trovato una riga di codice contenente un elenco crediti. Qui, infatti, vi sono tutti i nomi di coloro che hanno collaborato alle creazione del primo software Windows.
Questa lista, dunque, è stata rintracciata all’interno di un file bitmap risalente alla versione RTM ossia destinata solamente alla produzione. L’archeologo digitale, quindi, non ha perso tempo e ha subito condiviso questa scoperta all’interno del suo account Twitter. La notizia poi in poche ore è esplosa attirando l’attenzione di tantissimi curiosi.
Probabilmente questo easter egg non è stato aggiunto con lo scopo di essere trovato
Ci sono state, inoltre, anche voci fuori dal coro come ad esempio quella di Kotaku, storico blog dedicato al mondo dei videogiochi che sostiene come quest’informazione non possa essere classificata come easter egg. A sostegno di questa teoria il fatto che per estrarre il codice fosse necessaria una tecnologia che all’epoca non esisteva ancora e di conseguenza gli sviluppatori non avrebbero voluto che i loro nomi venissero trovati,
Per easter egg, infatti, si intendono delle piccole cicche lasciate da quest’ultima ma con l’intento, prima o poi di essere scoperte. Ci sono diversi di questi esempi nel mondo dei videogiochi. Per riuscire nella sua impresa, dunque, Brooks è dovuto spingersi al limite del legale con delle manovre pericolosamente vicine alla definizione di hacking.
Nonostante ciò a quanto sembra esiste una combinazione di tasti che potrebbe far comparire questa speciale lista con i nomi degli sviluppatori senza “forzare” il sistema. Sfortunatamente però al momento non si sa quale sia questo “codice” ed il metodo scoperto da Brooks ad oggi resta l’unico per visionare questa piccola curiosità legata al primo sistema Windows.