Topolino ha veramente moltissimi fan al suo seguito ed uno, in particolare, è il signor Guido Baiocchi. In ambito fumettistico e cinematografico, possiamo dire con certezza che Mickey Mouse sia il roditore più famoso del mondo.
Il Sig. Baiocchi ha, gentilmente, rilasciato un’intervista esclusiva per fantasynow.it, parlando della sua collezione, delle sue passioni e, orgogliosamente, mostrandoci alcuni dei suoi pezzi più rari.
Guido Baiocchi, collezionista di Topolino fin da giovane
Classe 1935, il signor Baiocchi ha iniziato la sua collezione dopo il 1950. Attualmente, possiede migliaia di copie originali del fumetto.
La collezione comprende tutte le copie uscite del fumetto, fino a qualche anno fa. I primi 40 numeri, circa, sono copie anastatiche, dunque delle ristampe. La collezione, infatti, non è iniziata dalla prima uscita, ed era veramente difficile reperire le prime copie della collana, in quanto risalgono a prima del 1950. Sono state acquistate comunque, seppur ristampate, in nome della completezza della collezione.
Il primo numero, in particolare, si contraddistingue per la copertina di uno sfondo rosso monocolore, con Topolino in centro pagina vestito da mazziere (colui che guida una banda musicale). Il numero 7, invece, mostra uno sfondo giallo, con Topolino nei panni di Dante Alighieri. Si nota, quindi, che le grafiche e i disegni dei primi numeri fossero molto più lineari rispetto alle copertine che conosciamo oggi.
Data la sua passione, Guido Baiocchi ha ovviamente letto tutti i numeri collezionati, alcuni anche più di una volta. Chiedendogli quale fosse il suo numero, o storia, preferito, risponde che, per quanto riguarda i fumetti, non ne ha una in particolare, poiché ha gradito tutte le storie della serie.
I primi numeri originali acquistati dal signor Guido costavano, ai tempi, 500£. Sulle copertine delle ristampe, invece, si legge un prezzo di partenza di 60£. Attualmente, acquistare una copia di Topolino costa 3,20€.
Le preferenze
Tra tutti i personaggi Disney, il suo preferito in assoluto è Paperino, in quanto più umano. Topolino, invece, è troppo perfetto: durante la sua evoluzione, infatti, è stato reso un personaggio differente da com’era alla sua creazione, quando era stato presentato come “dispettoso”.
Paperino, invece, essendo stato creato, alla base, come personaggio sfortunato, con nessuna particolare attitudine, è adattabilissimo a qualsiasi ruolo venga pensato per lui. Il papero, infatti, può sbagliare nelle sue azioni, mentre Topolino deve mantenere l’immagine di perfezione, riuscendo bene in qualsiasi cosa faccia.
Oltre alla collezione di Topolino, il signor Baiocchi è in possesso anche della collezione completa di fumetti dedicata al papero più ricco del mondo Disney, Paperon de’ Paperoni. Secondo la sua opinione, questa è la pubblicazione più bella tra tutte le collane Disney.
Catalogazione
I numeri vengono catalogati tramite PC. Poiché il signor Baiocchi ha smesso di acquistare i fumetti, la catalogazione è ferma, ma rimangono dei file che dimostrano impegno e passione di una collezione acquisita nell’arco di numerosi anni.
La catalogazione veniva eseguita tramite scansione di copertina e dettagli del numero. Ogni numero ha il suo file dedicato corrispettivo, il tutto raccolto in cartelle apposite e dettagliate, suddivise per autore e disegnatore.
Il motivo per cui Guido Baiocchi, da qualche tempo, ha smesso di collezionare i numeri, è che tutti i disegnatori sono cambiati e si nota una perdita di classicismo rispetto ai vecchi numeri. La collezione, dunque, è stata fatta in un arco temporale di circa 70 anni, dal 1950 al 2020.
Non solo Topolino
Oltre la collana di fumetti, Guido Baiocchi conta, nella sua collezione anche altri titoli inerenti alle uscite Walt Disney, come libri inerenti alle videoparate, fino al 1990.
Un libro, in particolare, è intitolato “Disney Animation Art” (ed. 1982) e tratta della storia del cartone animato, in linea Walt Disney, mostrando i primi personaggi creati e il layout degli schizzi dei primi personaggi.
Tra le illustrazioni, si trova, ad esempio, Pippo, disegnato da Arthur Harold Babitsky (in arte Art Babbitt), oltre che le prime illustrazioni a colori. In particolare, la raffigurazione della strega di Biancaneve, il primo film animato, uscito in VHS, targato Disney.
Il signor Baiocchi, inoltre, possiede libri che trattano la storia di Walt Disney, sia nella versione italiana che in quella inglese. Questo, afferma, è il suo pezzo preferito della collezione.
Tra le due copie, le immagini e le impostazioni, come viene mostrato, sono perfettamente identiche. L’unica differenza, netta, è solamente la lingua di traduzione del titolo.
Alcuni libri, infatti, sono in lingua straniera perché acquistati dall’America, in quanto in Italia non sono stati mai pubblicati.
Le vecchie videocassette
Nella collezione, sono presenti anche VHS. In particolare, troviamo il titolo “Fantasia”, in doppia videocassetta, di cui una è il Classico Disney, “Fantasia” e l’altra mostra la storia di come è stato realizzato, “La creazione di un capolavoro: Fantasia“.
Tra le videocassette possedute, la sua preferita è Biancaneve. Secondo Guido, rappresenta un giusto equilibrio di perfezione tra tecnica e contenuto. Ora, per lui, lo spessore tecnico del disegno si è perso, anche a causa della digitalizzazione dei contenuti, essendo attualmente i film prodotti tramite computer.
Guido Baiocchi: un uomo, una storia
Le conoscenze dirette
Il grande collezionista ora è in pensione, occupando il suo tempo nella stanza dedicata alla sua raccolta. Egli non si limita solo ad intendersi di tutti i personaggi Disney, ma conosce personalmente anche alcuni autori.
Il signor Baiocchi ha partecipato a molte mostre, presentate dai disegnatori, a Milano. È stato un assiduo frequentatore di questi eventi, ed infatti conosceva gli autori italiani dall’inizio della loro carriera.
Tra questi personaggi di spicco, ci sono nomi come Lidia Cannatella, autrice e commentatrice, e Carlo Chendi, un fumettista italiano tra i più famosi della Disney Italia, nonché quello che Guido ha conosciuto meglio, assieme a tanti altri. Dalla sua esperienza, gli autori risultavano essere persone molto accoglienti ed amichevoli.
Il perché della collezione
Guido Baiocchi ha iniziato la sua collezione, racconta, poiché non ha vissuto un’infanzia come i ragazzi della generazione di internet. Quando era bambino, infatti, era scoppiata la seconda guerra mondiale, dunque doveva impiegare il suo tempo nello studio e nel lavoro.
Infatti, già nel ’55 lavorava, alzandosi alle 5.30, come garzone per il lattaio della sua zona; alle 6 iniziava il suo lavoro in Centrale. La sua mansione era portare il latte fresco agli Hotel Palace situati attorno alla Stazione Centrale. Una volta svolti i compiti mattutini, rimaneva in negozio fino alle 18, dopodiché andava a scuola. La sua giornata si concludeva a mezzanotte, con un pasto prima di dormire.
Quindi, quando è cresciuto, Guido ha deciso di dedicarsi ad un hobby e ha scelto di intraprendere la strada del collezionismo. Ad oggi, lo ha portato ad avere una delle più grandi collezioni Disney in Italia.
La soddisfazione più grande, racconta, è poter rileggere le vecchie storie, che lo riportano indietro negli anni. In questo modo, riesce a rivivere un’infanzia, che da una parte gli è mancata, dall’altra lo riporta agli anni della giovinezza.
Il signor Guido Baiocchi avrebbe piacere che il nipote, Marco Baiocchi, ereditasse la sua passione, ed in risposta lui ha espresso il desiderio di custodirla, e magari continuarla, in suo onore. La richiesta dell’intervista, infatti, è stata fatta proprio da Marco, che vorrebbe far conoscere questo grande amore e dedizione del nonno agli altri appassionati Disney.