0101Lo scorso lunedì i telespettatori italiani, a un solo giorno di distanza da quelli statunitensi, si sono potuti gustare l’undicesimo episodio della quinta stagione di The Walking Dead, la serie zombie creata da Frank Darabont e basata sui fumetti di Robert Kirkman.
Questa è stata una di quelle puntate che davvero non ha mancato di nulla: azione, dialoghi, introspezione, suspance, persino i fan più critici non potranno che apprezzare. “La Distanza” (“The Distance” in originale) vede il gruppo di Rick alle prese con il nuovo personaggio che si è mostrato a Maggie e Sasha alla fine dello scorso episodio.
[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto l’episodio o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]
Aaron si pone come un amico che vuole portare il nostro gruppo di sopravvissuti nella sua comunità, un posto che è dotato di buone recensioni e che tieni fuori sia vivi che morti. Pare che già da un po’ li abbia seguiti, per poi capire che i nostri protagonisti possono essere utili nel posto che lui chiama “casa”. Il gruppo è diffidente ma c’è chi, come Michonne, si fida del ragazzo e vorrebbe potergli dare una possibilità. Ma Rick, il nostro leader, non vuole rischiare di cadere in una trappola come lo era stata Terminus, né vuole portare la sua famiglia in una “nuova” Woodbury. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, sembra il nuovo motto dell’ex sceriffo, che oramai non riesce più a credere altre persone che non siano del suo gruppo. E come dargli torto? Gli ultimi eventi che li hanno visti protagonisti certo non hanno mostrato la bontà degli sconosciuti, anzi ha insegnato loro ancora di più a non fidarsi del primo che capita. Ma Aaron è davvero qualcuno di cui non ci si possa fidare? Michonne non è l’unica a volerlo seguire. Anche Glenn, Maggie e gli altri sono propensi ad ascoltarlo, a vedere se questo posto davvero esiste e se possa essere una nuova casa anche per loro.
Maggie, Glenn, Michonne, Abraham e Rosita vanno a ispezionare il luogo in cui Aaron e un altro dei suoi hanno parcheggiato i veicoli, per scoprire se avesse mentito o no. Mentre Abraham e Rosita controllano uno di questi, si chiariscono su quanto era successo dopo aver scoperto che Eugene non era uno scienziato. L’uomo era sconvolto a tal punto da non reagire, ma quando lo fa sembra quasi che voglia fare del male a Rosita, la sua ragazza. Ma è proprio in questo momento che entrambi capiscono che non sarebbe mai successo perché, come dice la donna, “non sei tu”.
Quando arriva il momento di decidere sul da farsi, Rick non è ancora convinto della sincerità di Aaron, né ha speranze sul posto in cui dovranno recarsi, ma ciò nonostante, forse convinto anche dalle parole degli amici, accetta di partire, a condizione che sia di notte e passando per una strada diversa da quella consigliata dal ragazzo, visto che non vuole rivelare la collocazione esatta del posto. Il percorso però si rivela più difficoltoso del previsto, perché un’orda di zombie si prospetta loro davanti, e Glenn, Rick, Michonne e Aaron, che si trovano in un’auto che viaggia avanti al camper che hanno preso gli altri, sono costretti ad investirli, e questo causerà poi la rottura del veicolo, che non si accenderà più, e il perdere di vista i loro amici. C’è una cosa interessante in questo viaggio: mentre sono in auto, Michonne si decide a guardare le foto di Alexandria, la comunità verso cui si stanno dirigendo, portate da Aaron per mostrare loro il posto. Dopo un primo momento di stupore misto a felicità, la donna nota una cosa. Dove sono le persone? Quelle foto mostrano solo un posto, ma gli altri… come mai non sono presenti nelle foto? Il ragazzo si giustifica, ma Michonne, non ancora convita, gli fa le tre domande: quanti zombie hai ucciso? Quante persone hai ucciso? Perché?
Rick e gli altri riescono a ritrovare l’altro gruppo, che come loro erano andati verso un punto da cui era stato sparato un razzo. Scopriamo così chi è l’altra persona che era fuori con Aaron: Eric, il suo ragazzo. C’è una scena molto dolce tra i due, e il gruppo infine, non senza diffidenza da parte di Rick, decide che i due ragazzi, almeno per il momento, sembrano innocui.
I nostri sopravvissuti si mettono in viaggio il giorno seguente, e finalmente Abraham e Rosita intravedono in lontananza Washington, il posto che avevano provato in tutti i modi a raggiungere per portarci Eugene, ma che poi si era rivelato un fallimento totale. Ma non stavolta. Questa volta possono farcela. Ancora una volta però non va come dovrebbe, almeno non per il Sergente Ford, visto che il camper che guida si ferma, di nuovo un qualche intoppo nella marcia che si risolve alquanto presto grazie all’aiuto di Glenn che si rivela un vero esperto in fatto di camper: sa dove trovare la batteria di cui hanno bisogno, un chiaro riferimento a Dale, che gli aveva insegnato così tanto, non solo sui camper…
Nonostante Rick faccia capire di sentirsi in qualche modo pronto ad affrontare quello che gli si prospetta davanti, le vecchie abitudini rimangono. Come prima aveva fatto per Terminus, anche adesso, per sicurezza, nasconde una pistola nel bosco, vicino a una casa. La frase che poi gli dirà Carol, “anche se avevi torto, hai di nuovo ragione”, racchiude un po’ tutto questo. Rick aveva torto sul credere che non esistesse questa comunità, o nel diffidare della bontà di Aaron, ma al tempo stesso aveva fatto bene ad agire come ha agito, proprio perché non si può mai sapere fino in fondo come si evolverà la situazione.
Finalmente arrivano alle porte di Alexandria. Abbiamo un primissimo piano degli occhi di Rick, che ci mostrano pian piano il cambiamento di umore del personaggio. Ciò si ricollega a quello che aveva detto precedentemente a Michonne. Lui avrebbe dovuto decidere, senza vedere come sia dentro, se portare la sua famiglia all’interno di quella comunità. E l’unico senso che può sfruttare è il suo udito, e quello che sente è bellissimo: le risate di bambini.
Tutti sono pronti a questo nuovo capitolo. La puntata termina con il gruppo alle porte di Alexandria, a ricordare un po’ quando si trovarono di fronte alle porte del CDC nella prima stagione. Ma questo luogo, sarà davvero quello che Aaron ha promesso?
Di giochi basati su Pathfinder, il famoso gioco di ruolo in linea con Dungeons&Dragons, se…
Il campione nazionale del torneo di Mortal Kombat, svoltosi nel 2019, ha rilasciato un'intervista esclusiva.…
Warner pianifica il futuro cinematografico dopo la fusione con Discovery: il prossimo Superman sarà un…
Il remake di The Last of Us part I sta per uscire ed esiste un…
Lo sviluppatore americano Rob Hale ha deciso di regalare i suoi videogiochi poco prima di…
L'industria videoludica italiana continua a crescere e comincia a farsi largo in quella mondiale: Aftermath…