Sono Carol e Daryl che ci accompagnano in questo nuovo appuntamento con The Walking Dead, la serie tv creata da Frank Darabont e basata sui fumetti di Robert Kirkman, con “Consumati” (“Consumed” in originale), andata in onda il 17 novembre, come sempre a meno di 24 ore della diretta statunitense.
Li avevamo lasciati all’inseguimento di una macchina con le croci, la stessa che aveva preso Beth in “Solo” (“Alone”, 4×13), e poi avevamo rivisto Daryl alla fine della terza puntata della quinta stagione, accompagnato da una personaggio di cui ancora non conoscevamo l’esistenza.
[su_note note_color=”#fff9a6″ radius=”6″ su-note-inner=”box-spoiler” ]Avvertiamo i lettori che la seguente recensione contiene spoiler sulla trama. Se non hai visto l’episodio o non vuoi rovinarti eventuali colpi di scena non continuare a leggere![/su_note]
I nostri due protagonisti, seguendo l’auto, giungono ad Atlanta, e lo scenario è a dir poco mozzafiato e terribilmente inquietante al tempo stesso: una città in pieno degrado, ma ancora riconoscibile. Gli autori sono stati fenomenali a mettere delle chicche qua e là, dei riferimenti alle puntate della prima stagione, come il carro armato in cui Rick si rifugia, lo zombie senza gambe, chiaro riferimento al primo zombie visto dal nostro ex sceriffo, e via dicendo. Per non parlare della suggestiva vista della strada che porta ad Atlanta, la stessa percorsa a cavallo da Rick nel pilot, in cui adesso sfrecciano in auto Carol e Daryl.
È stata un’altra puntata costellata di flashback su Carol, che ci hanno mostrato cosa è successo dopo che Rick l’ha mandata via nella quarta stagione, come vede la prigione in fiamme, come brucia i corpi di Karen e David, il momento in cui sotterra le due bambine, come se ne va da Terminus. È interessante osservare che in queste analessi il fumo è sempre presente. E non si può fare a meno di pensare alla piccola e dolce Mika, che spiegava a Carol quando capire se un incendio è ancora accesso o si è spento. Questo fuoco, che simbolicamente “consuma” anche i nostri protagonisti, consuma Carol stessa, che ancora non è riuscita a superare la tragica morte delle bambine, e teme adesso a stare con altre persone perché non vuole, non può rimanere ferma mentre gli altri intorno a lei continuano a morire.
Ma vediamo un Daryl che non vuole, per nessun motivo, che Carol getti la spugna. Vuole che lei ci provi, che continui ad impegnarsi per ricominciare, perché lo può fare, lo possono fare entrambi. Ed è bello vedere come, seppur l’episodio si snodi per le strade e palazzi della città in ricerca di Beth, in realtà vediamo approfondirsi e farsi ancora più unico il rapporto Daryl-Carol. La vera ricerca è quella che intraprendono i loro personaggi con loro stessi, ma lo fanno insieme, dandosi supporto, aiutandosi reciprocamente. Che il loro sia amore come sostengono alcuni, o solamente amicizia come suppongono altri, è impossibile negare il saldo legame che hanno da ormai svariate stagioni a questa parte.
Non a caso è Daryl che corre incontro a Carol per abbracciarla nella 5×01, e non a caso è lui che la sorprende vicino a quell’auto, intenta a fare qualcosa, a fuggire forse. Lui è l’unico che può farle cambiare idea se lei decidesse di partire. Ed è l’unico che può convincerla che possono davvero andare avanti, nonostante tutto quello che hanno dovuto attraversare. Daryl non sa cosa sia successo con le bambine, lo intuisce, ma Carol gli risponde che è stato molto peggio di quanto possa immaginare.
Ma lui la rispetta, rispetta i suoi tempi, e sa che quando sarà pronta per parlarne, sarà lei ad andare da lui. Il fatto stesso che Daryl non permetta a Carol di uccidere un bambino zombie che trovano nel luogo in cui si sono rifugiati per la notte, ma lo faccia lui la mattina seguente, è segno che lui sa bene cosa prova Carol, perché anche senza parlarsi, anche senza sapere cosa sia successo con esattezza, sa di non doverle fare rivivere nemmeno lontanamente quel dolore. Ma anche il fatto stesso che Daryl porti via con sé il libro che parla di come trattare chi ha subito abusi da bambino, ha il suo perché. Niente infatti è messo a caso, in The Walking Dead. Daryl ha delle cicatrici sul corpo e la conversazione che aveva avuto con il fratello Merle nella terza stagione fa intendere un passato pieno di violenza. Verrà forse analizzato questo aspetto del passato di Daryl, facendoci scoprire qualcosa di più su di lui? Questo forse succederà grazie all’aiuto di Carol, anche lei vittima di abusi da parte del defunto marito?
La puntata, pur concentrandosi più su Carol grazie anche ai flashback, non ha per niente oscurato il personaggio interpretato da Norman Reedus, ma anzi riesce ad emergere proprio grazie a questo rapporto che si è creato con la donna tanto che, quasi per assurdo, lo spettatore si dimentica per un momento della loro missione e si perde invece nei loro discorsi, nel loro modo di scherzare, nel loro modo di aiutarsi l’un l’altro. Persino la caduta del furgone dal ponte, quasi un po’ forzata nel fatto che atterri in quel modo, passa in secondo piano, perché l’attenzione è tutta per i due personaggi che ci sono dentro, che ancora una volta si fanno forza, si sostengono.
Durante l’episodio i nostri incontrano un personaggio che noi avevamo già conosciuto, ovvero Noah, il ragazzo che era con Beth all’ospedale e che era riuscito a fuggire. Ha un atteggiamento ostile, ruba le loro armi e fugge, al punto che Carol sta per sparargli, ma Daryl la ferma. Il suo non è certo benevolenza nei confronti del nuovo “nemico”, l’arciere non vuole che Carol si sporchi ancora di altro sangue. Ma non ci pensa due volte a lasciarlo morire quando Noah mette in serio pericolo la donna, che però riesce a convincere Daryl a salvare il ragazzo, da cui poi scoprono importanti novità su Beth.
Il finale è sconvolgente: ironia della sorte, Carol viene travolta da una delle auto con le croci bianche e un Daryl impotente deve assistere a tutta la scena senza poter far niente, perché come gli dice Noah adesso quelli dell’ospedale sono gli unici che possono salvarla, avendo medicine e un medico a disposizione. Quindi ecco perché alla fine dell’episodio 5×04 arriva Carol in barella! Adesso non c’è più tempo da perdere, e solo una cosa resta da fare. Tornare alla chiesa a chiamare i rinforzi.
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