Icona di Nintendo ormai da 40 anni, Super Mario è ormai un personaggio appartenente alla cultura popolare mondiale: ma com’è nato?
Non esiste oggi una persona al mondo che non conosca anche solo di nome Super Mario. Il personaggio ideato da Nintendo è stato il primo in assoluto a valicare i confini del mondo videoludico per diventare un personaggio appartenente alla cultura popolare. Un successo senza precedenti per l’epoca e che ancora oggi ha pochi eguali. Sebbene negli anni siano stati creati altri personaggi divenuti poi icone del mondo videoludico come Crash Bandicoot, Sonic, Link, Lara Croft e Master Chief, nessuno può essere paragonato per popolarità, longevità e diffusione alla mascotte di Nintendo.
La genesi di Super Mario affonda le proprie radici in un’epoca storica in cui le console casalinghe erano un bene di lusso per pochi appassionati. La prima generazione di console è stata dominata dal Magnovox (600mila unità vendute), che però era poco più che un gioco analogico, e di quell’epoca è rimasto nella memoria collettiva il solo Pong.
La seconda generazione, in cui sono entrate in diretta concorrenza anche Atari e Nintendo (venduta solo in Giappone) era stata quella dell’esplosione del gaming casalingo, con la Atari 2600 che ha venduto la bellezza di 30 milioni di console. I titoli iconici dell’epoca sono stati Space Invaders e Pac Man, videogame arcade in cui nessuno poteva identificarsi in un singolo personaggio. Ciò nonostante il mercato più prolifico era ancora quello dei cabinati e delle sale giochi.
Il successo del gioco è tale da permettere a Nintendo di crearne conversioni per qualsiasi console esistente all’epoca sul mercato. Il videogame aveva una trama semplice, ispirata al fumetto di Braccio di Ferro. Il ruolo dell’iconico marinaio era interpretato da Jumpman, mentre quello di Bluto da Donkey Kong. Lo scopo del protagonista era quello di salvare la fidanzata, Pauline, dallo scimmiesco rapitore.
Jumpman tornerà poi nel seguito di Donkey Kong jr. (del 1982), nei panni del cattivo Mario, autore del rapimento del padre del protagonista. Già in questo videogioco viene creata una storia del personaggio: Mario è un idraulico che viene aiutato nelle mansioni dal fratello Luigi e che ha rapito Donkey Kong dopo aver salvato la fidanzata.
I due personaggi creati da Nintendo verranno poi divisi nel 1983, Mario diverrà protagonista di Super Mario Bros., mentre Donkey Kong tornerà nel terzo capitolo dedicato alla saga lo stesso anno, ma questa volta terrorizzerà gli abitanti di un palazzo e si scontrerà contro Stanley il Giardiniere.
Se il terzo capitolo della prima saga di successo di Nintendo manteneva un gameplay simile ai precedenti, Super Mario Bros. era un’assoluta novità: si trattava di un platform a scorrimento in cui si potevano ottenere dei poteri speciali per uccidere i nemici con palle di fuoco sparate dalla bocca. Ma la novità assoluta era la possibilità di giocare per la prima volta in multiplayer locale insieme ad un amico. La formula era dannatamente divertente, al punto che tra i due giochi, quello dedicato all’idraulico è diventato quello di maggior successo.
Il 1983 è stato anche l’anno in cui Nintendo ha fatto il proprio debutto nel mondo delle console casalinghe con il Famicom. Console a cartucce che nel 1985 debutterà in America con il nome di Nintendo Entertainment System (il NES) e giungerà nel 1986 anche in Europa e in Italia. Il successo della console, divenuta presto la più venduta della storia fino a quel momento, è stato strettamente legato a quello della saga di Mario Bros, diventato nell’arco dell’esistenza del NES da spin off della serie Donkey Kong, a titolo di punta della casa di Kyoto. Il resto, come si dice, è storia.
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