Stranger Things ha rischiato di essere cancellato: il clamoroso retroscena svelato da uno dei giovani protagonisti della serie Netflix.
C’è grande, grandissima attesa per la quarta e penultima stagione di Stranger Things. La serie è di fatto la prima killer application della piattaforma streaming americana, la prima serie ad essere divenuta famosa in tutto il mondo e ad aver attratto su Netflix milioni di utenti. Sebbene negli anni ci siano state altre serie simbolo della qualità del servizio, Stranger Things è rimasta la principale icona della compagnia. Non è un caso che i primi videogame sviluppati da Netflix siano stati tutti basati sulle avventure girate in Georgia.
Questa quarta stagione, seguendo la strategia di successo già verificata con La Casa di Carta e Lupin, verrà infatti suddivisa in due parti. La speranza di tutti, tuttavia, è che le riprese della quinta e ultima stagione siano già cominciate e che quindi non bisognerà attendere troppo prima di conoscere l’epilogo della storia.
In questo caso, però, erano in molti coloro che non credevano alle possibilità della serie. A rivelarlo è stato l’attore Gaten Matarazzo, che in Stranger Things recita nei panni del simpatico Dustin: “Continuavamo a sentirci dire ‘Divertiti finché dura, perché probabilmente non ci sarà una seconda stagione’. Tutti dicevano che saremmo durati una sola stagione ma noi eravamo fiduciosi. Ci siamo seduti e abbiamo guardato quella bozza, consapevoli di essere in buone mani”.
Il timore della cancellazione lo si evince dal finale della prima stagione. Gli autori hanno infatti lasciato aperto qualche spiraglio narrativo per proseguire, ma la trama principale si è chiusa con il ritrovamento di Will e con la distruzione del mostro. L’addio di Undici a Mike, inoltre, poteva anche essere la conclusione di quella parentesi paranormale all’interno della cittadina di Hawkings.
Gli sceneggiatori, tuttavia, hanno espresso la propria opinione usando i giovani protagonisti e sfondando la quarta parete. Quando i ragazzi concludono la partita a D&D, infatti, vengono avanzate delle critiche alla conclusione della storia narrata dal Dungeon Master Mike, in realtà quelle obiezioni al finale sono rivolte alla serie stessa. In sostanza gli sceneggiatori hanno voluto fare capire che concludere la storia in quel modo non aveva senso e che c’erano ancora troppe domande non risolte.
Di giochi basati su Pathfinder, il famoso gioco di ruolo in linea con Dungeons&Dragons, se…
Il campione nazionale del torneo di Mortal Kombat, svoltosi nel 2019, ha rilasciato un'intervista esclusiva.…
Warner pianifica il futuro cinematografico dopo la fusione con Discovery: il prossimo Superman sarà un…
Il remake di The Last of Us part I sta per uscire ed esiste un…
Lo sviluppatore americano Rob Hale ha deciso di regalare i suoi videogiochi poco prima di…
L'industria videoludica italiana continua a crescere e comincia a farsi largo in quella mondiale: Aftermath…