In molti si sono chiesti per quale ragione la quarta stagione di Stranger Things sia stata divisa: ecco spiegata la ragione di questa scelta.
Manca poco all’approdo della seconda parte di Stranger Things 4 e cominciano ad emergere dettagli interessanti sulle puntate che andremo a vedere. Il primo emerso riguardava il numero di episodi di questa seconda parte: solamente due. In molti si sono chiesti come mai Netflix abbia deciso di dividere in maniera così strana la serie: nella prima parte infatti ci sono 7 episodi, dunque per quale ragione non aspettare luglio per condividerli tutti?
Anche quando fosse, così, non ci si spiegava per quale ragione una suddivisione così poco equa, visto che per la piattaforma stessa avrebbe avuto più senso dividere in due parti uguali. La risposta a questa domanda la si trova nell’eccezionale lunghezza degli ultimi due episodi che raggiungono quella di due film.
Se avete visto la prima parte di questa quarta stagione di Stranger Things vi sarete resi conto che i Duffer Brothers hanno aumentato il minutaggio di ogni singolo episodio. Nelle precedenti stagioni, infatti, le puntate duravano all’incirca 50 minuti con magari la puntata finale leggermente più lunga, poco oltre un’ora. In questa quarta stagione nessun episodio dura meno di un’ora e ce n’è uno che raggiunge addirittura un’ora e trentanove minuti. Nei primi sette episodi la stagione raggiunge l’eccezionale minutaggio di 9 ore, ovvero quello di circa 5 film, ma la seconda parte fa addirittura meglio.
Già nelle prime sette puntate ci sono momenti in cui si ha la sensazione che alcune scene potessero essere eliminate senza creare alcun danno alla storia o all’approfondimento sui protagonisti. In due ore e mezza, anche considerato il punto in cui è arrivata la storia, cosa ci vorranno raccontare? Il timore è che ci saranno molte scene morte e riempitivi forse evitabili.
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