È stato rivelata la soluzione al paradosso temporale presente in Ritorno al Futuro. Ecco le parole dello sceneggiatore.
Ritorno al Futuro, è un film del 1985, primo capitolo dell’omonima trilogia interpretata da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.
Diventato un vero e proprio cult nel corso degli anni, a tal punto da essere considerata una delle saghe icone del cinema internazionale, il primo episodio ha ricevuto un Premio Oscar per il miglior montaggio sonoro.
Ritorno al Futuro: La spiegazione del paradosso temporale
Negli ultimi tempi, grazie al rispolvero della moda e della musica anni ’80, anche le nuove generazioni si sono avvicinati alla saga rimanendo affascinati dalla storia e dall’innovazione della pellicola nonostante abbia superato i trent’anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche.
Nonostante il successo, i fan hanno da sempre evidenziato un buco nella trama. Nella pellicola vediamo che i genitori di Marty McFly stringono amicizia con il figlio quando lui torna indietro nel tempo 1955 grazie alla DeLorean. Una volta divenuti grande i due, quindi, secondo i fan, avrebbero dovuto riconoscere nel figlio il ragazzo conosciuto ai tempi del liceo con lo pseudonimo di Calvin Klein (che nella versione italiana si chiama Levi Strauss).
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Le parole dello sceneggiatore di Ritorno al futuro
A dare una spiegazione logica, è stato lo sceneggiatore Bob Gale in un’intervista rilasciata su The Hollywood Reporter.
“Ricordate che George e Lorraine hanno frequentato Marty/Calvin solo per sei giorni quando avevano 17 anni e non l’hanno nemmeno visto in tutti quei sei giorni. Quindi, molti anni dopo, potrebbero ancora ricordarsi di quel ragazzo interessante che li ha riuniti al loro primo appuntamento… Ma sfiderei chiunque a ripensare ai propri giorni di liceo e ricordarsi ogni singolo dettaglio di quel ragazzino che potrebbe essere stato nella vostra scuola per circa una settimana. O qualcuno con cui sei uscito solo una volta. Se non avessi nessun riferimento fotografico, dopo 25 anni, probabilmente avresti solo un ricordo nebuloso. Così Lorraine e George potrebbero ricordare un episodio divertente in cui una volta hanno incontrato un ragazzo di nome Calvin Klein. E anche se pensano che il loro figlio sedicenne gli somigli sarebbe comunque un ricordo vago. Scommetto che molti di noi possono sfogliare gli annuari e trovare foto dei compagni di scuola che somigliano ai loro figli.”
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Ad avvalorare la tesi dello sceneggiatore c’è anche l’attore Chris Pratt che a difesa della pellicola si era così espresso: “Forse i genitori lo ricordano come Calvin, non come Marty. Quando Marty ritorna nel presente 1985, potrebbero essere passati anni da quanto i suoi genitori hanno forse notato la sconcertante somiglianza tra il loro figlio e quel ragazzo del liceo di 20 anni prima.”