Dopo il film animato e il reboot del primo film, arriva anche una serie in live action su Netflix: tutti dettagli su Resident Evil.
Nell’ultimo anno è stato annunciato Resident Evil Infinite Darkness, un film animato in esclusiva Netflix, il reboot del primo film prodotto da Sony e uscito al cinema che riprende in maniera fedele gli eventi di Resident Evil 2 e una nuova serie live-action (dunque recitata) che dovrebbe uscire sempre su Netflix nel corso di questo anno. Di quest’ultima produzione in potenza la più interessante delle tre, per il momento si conoscono pochissimi dettagli, vediamo quali sono.
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Per quanto riguarda la data di lancio della serie sappiamo che dovrebbe uscire entro e non oltre il 2022. Al momento è stata data una finestra di lancio ampia, dunque è anche possibile che, dato anche il periodo storico, possa essere rinviata. Il cast è già noto da giugno e sappiamo che il protagonista maschile sarà Lance Reddick. Tra le protagoniste femminili c’è anche la bellissima Ella Balinska, attrice dell’ultimo Charlie’s Angels e protagonista del videogame in uscita quest’anno ‘For Spoken’.
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Il primo teaser trailer è stato mostrato da Netflix a novembre e mostra l’ormai iconico doberman mutato (chi non lo ricorda in Resident Evil 2?). Contestualmente all’annuncio della serie sono stati forniti alcuni dettagli sulla trama. A quanto pare la narrazione sarà suddivisa su due linee temporali: la prima segue le vicissitudini delle due sorelle 14enni Jade e Billie Wesker, mentre la seconda è ambientata 15 anni nel futuro, quando il Virus-T ha ormai ridotto l’umanità a sole 15 milioni di persone.
L’immaginario post apocalittico di un mondo abitato da zombie che mettono in pericolo l’esistenza dell’umanità è stato partorito per la prima volta negli anni ’70 e voleva essere una critica sociale alla modernità in cui tantissimi individui, specie le nuove generazioni, venivano “lobotomizzate” dai contenuti televisivi. Da questo filone ha preso ispirazione Romero per ‘La città dei morti viventi’, ma negli anni a seguire la paura di un mondo infestato da esseri umani “non morti”, guidati esclusivamente dal bisogno di nutrirsi, è stata declinata in varie forme.
Resident Evil, appunto, ci parla di una società malvagia che ha creato un virus scappato dai laboratori. Una variante ce l’ha offerto il bellissimo ’28 giorni dopo’, in cui la fuga del virus è stata causata da animalisti che hanno liberato scimmie infette. Un’altra variazione sul tema, quella di maggior successo, è stata ‘The Walking Dead‘ fumetto prima e serie tv poi divenuti di culto in tutto il mondo. La novità, in questo caso, è stata la decisione di incentrare la sceneggiatura su come i sopravvissuti avrebbero ricostruito la società. Un concetto poi preso in prestito dal bellissimo videogame ‘The Last of Us’.
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Negli ultimi 20 anni c’è stata una continua contaminazione tra produzioni videoludiche e produzioni cinematografiche. Non solo Resident Evil, ma anche l’appena citato The Last of us presto diventerà una serie tv. A produrre in questo caso sarà HBO in collaborazione con Sony e le premesse per una serie che possa diventare di culto ci sono tutte. Sembra insomma che nonostante la tematica sia stata abusata negli ultimi anni, il pubblico non sia ancora stanco di futuri post apocalittici a tema zombie.
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