L’annuncio era nell’aria ed è puntualmente arrivato allo State of Play: perché Resident Evil 4 Remake è un gran colpo per Playstation 5.
Se seguite il mondo dei videogiochi da qualche anno sapete che Sony sa fare comunicazione e sa quando piazzare le bombe che possono cambiare il destino di una generazione. Durante l’ottava generazione, quella di PS4 e Xbox One per intenderci, il colosso giapponese era in grande vantaggio sulla concorrenza ma c’era ancora qualche possibilità di vedere emergere la console Microsoft.
In uno show volutamente senza produzione first party non ci si poteva attendere un grande annuncio riguardante le classiche esclusive Sony eppure la compagnia giapponese ha fatto saltare il banco. La presenza di The Callisto Protocol, Final Fantasy XVI (esclusiva, temporale?), Street Fighter VI e soprattutto Resident Evil IV Remake in esclusiva PS5 hanno lasciato gli appassionati a bocca aperta e dato a molti un motivo per acquistare la console di Sony qualunque cosa presenti la concorrenza alla prossima conferenza.
Resident Evil 4 ha avuto un’importanza seminale anche per il mondo videoludico. Si trattava del primo gioco in terza persona che adottava una telecamera ravvicinata, che poteva contare su una telecamera finalmente libera e che adottava l’avvicinamento alla spalla del protagonista della stessa in fase di mira. Una soluzione che dopo quell’anno è stata adottata da praticamente tutti i videogiochi in terza persona con fasi di shooting.
Il videogame è rimasto impresso nella memoria collettiva anche per la bellissima ambientazione. Abbandonato l’orrore claustrofobico dei primi tre capitoli, infatti, RE4 proponeva un’atmosfera lugubre meno soffocante, in cui il terrore visivo veniva sostituito da un terrore psicologico costante, pronto a scatenarsi con un climax ascendente che rendeva indimenticabile l’esperienza.
Questo remake, in uscita nei primi mesi del 2023, è un must have per tutti coloro che lo hanno giocato, ma anche per coloro che erano troppo piccoli quando è uscito e adesso sono maturi per poterne apprezzare la complessità e la bellezza. Dalle prime immagini è facile notare un gran lavoro a livello grafico, una cura eccezionale per il dettaglio e l’intento di rendere l’esperienza ancora più lugubre.
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