Sony ha deciso di effettuare un grosso investimento su Epic Games, stringendo i rapporti con la compagnia americana: cosa c’è in ballo?
Per chiunque sia appassionato di gaming e tecnologia è chiaro che quello che stiamo vivendo è un periodo di transizione e rinnovamento. Da un lato c’è la modifica del mercato ludico con la diffusione sempre più estesa di servizi in abbonamento, dall’altro c’è la nuova frontiera dell’intrattenimento: la realtà virtuale ed il Metaverso. I visori di realtà virtuale e la nuova frontiera del web sono altamente collegati, non a caso Facebook ha prima acquisito Oculus Quest, quindi cominciato la pianificazione della propria visione del Metaverso.
Difficile dire oggi quale delle due compagnie ha investito meglio il proprio denaro e quale delle due frontiere prenderà il sopravvento. Circa una settimana fa Jim Ryan, presidente di Playstation, ha detto di non essere troppo interessato ai servizi in abbonamento, poiché per lui e la sua compagnia il futuro sono i Game as a Service (come Fortnite per intenderci). Alcuni hanno pensato che si trattasse di una dichiarazione di parte, un modo per sminuire l’eccellente lavoro fatto in tal senso dalla concorrenza, ma non è così.
Lo sviluppatore americano non ha solamente dalla sua un brand popolarissimo come Fortnite, ma il motore grafico più potente sul mercato e il progetto di un Metaverso condiviso a cui di recente si è associata anche la Lego. Già lo scorso anno Sony aveva investito in Epic acquistando delle quote azionarie della compagnia e qualche giorno fa ha finanziato ulteriormente la compagnia con un investimento da un miliardo di dollari.
A spiegare la decisione è stato il Ceo di Sony Kenichiro Yoshida: “In qualità di azienda legata all’intrattenimento e alla creatività, siamo felici di investire in Epic Games per intensificare la nostra relazione nel campo dei Metaversi, luoghi in cui i creatori e gli utenti possono condividere il loro tempo”.
Yoshida ha poi aggiunto che la collaborazione tra i due giganti dell’intrattenimento potrà portare ad un ulteriore potenziamento dell’Unreal Engine 5, formidabile motore grafico che sarà alla base di moltissime produzioni videoludiche di questa e della prossima generazione di console.
Dopo tutte le chiacchiere sulla vittoria di Microsoft in campo gaming, probabilmente si sta delineando uno scenario ben più complesso di quanto si prospettava dopo le acquisizioni colossali. Appare evidente che le due compagnie abbiano piani e interessi differenti all’interno di un mercato che è diventato talmente vasto da poter comprendere entrambe le contendenti e altri attori (Nintendo, Amazon, Google, Facebook e via dicendo). Solo il tempo ci dirà se e chi sarà il vincitore.
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