Il web è in fermento per il rumor secondo cui Playstation 5 starebbe per perdere l’esclusività di uno dei suoi titoli di punta, di cosa si tratta?
Il concetto di esclusiva nel mondo dei videogiochi è cambiato molto nel corso di questi anni. Inizialmente le esclusive non esistevano proprio, basti pensare che Super Mario era sì il videogame di punta del Nes, ma venne sviluppato anche per i pc dell’epoca. Con l’ingresso nel mondo videoludico di Sega, Nintendo ha cominciato a basare il proprio predominio sul mercato puntando sui titoli sviluppati internamente (Super Mario, Donkey Kong, Metroid e Zelda), ma anche sulle esclusive third party (Metal Gear, Final Fantasy, Castelvania e via dicendo).
Il concetto di esclusività è stato reso preponderante da Sony e Playstation. La prima console del gigante di Tokyo, infatti, possedeva sì delle esclusive prodotte dai team interni come Gran Turismo, Syphon Filter, Medievil e The Legend of Dragoon ma anche altre esclusive di peso come Crash Bandicoot, Spyro, Final Fantasy, Metal Gear Solid e varie altre. Sony ha basato il suo successo iniziale – in particolar modo quello della Ps2 – proprio sull’accordo con le terze parti, facendo diventare iconiche saghe come le già citate Final Fantasy e Metal Gear, ma anche Resident Evil, Tomb Raider, GTA, Onimusha, Devil May Cry, Kingdom Hearts, Legacy of Kain Soul River e tante altre erano giocabili solo o in anteprima su console Sony.
Il concetto di esclusiva third party è diventato meno determinante nella generazione successiva, quella Ps3/Xbox 360, visto che i titoli rimanevano a disposizione di una o dell’altra console solo per un breve lasso di tempo, dai 6 mesi ai 2 anni. Proprio in questo periodo Sony ha cominciato a rimpolpare gli studi interni e a finanziare la creazione di sempre più esclusive interne, sviluppate da team interni o esterni, ma comunque con il brand di proprietà della compagnia giapponese.
Playstation 5 sta per perdere l’esclusività di Death Stranding?
La premessa fatta serve per fare capire la differenza tra esclusività temporale ed esclusività totale. Come detto Sony ha utilizzato in questi anni entrambe le tipologie di esclusività, ma con il passare del tempo ha prediletto quella totale con prodotti sviluppati da team interni o esterni, ma di sua proprietà intellettuale registrata. Un esempio noto è quello di Demon’s Souls, videogame sviluppato da From Software per Sony che è di fatto il primo souls della storia, ma il cui nome rimane di proprietà dell’azienda nipponica.
In queste ore si sta parlando del possibile approdo di Death Stranding sul Pc Game Pass, ovvero la versione per personal computer del servizio in abbonamento di Microsoft. Il rumor nasce dal fatto che una delle divisioni social di Xbox ha cambiato la foto profilo e messo un paesaggio che ricorda quello del mondo di Death Stranding di Hideo Kojima. E’ dunque possibile che Sony stia perdendo l’esclusività di uno dei suoi titoli di punta?
La risposta è semplice ed è no. Death Stranding è stato sviluppato sì da Kojima Production e dunque da un team esterno a Sony, ma la proprietà del videogioco è di Sony. Insomma per giungere sul Game Pass di Microsoft dovrebbe essere Sony stessa a concedere l’utilizzo dei diritti del suo videogioco. La cosa sarebbe teoricamente possibile, ma data la situazione di aperto scontro e concorrenza tra le due compagnie risulta quantomeno paradossale che si verifichi una simile concessione. Sarebbe un autogol clamoroso della compagnia nipponica che difficilmente commetterebbe.