Continuano ad arrivare negli ultimi giorni diverse notizie riguardante la serie tv dedicata a One Piece e prodotta da Netflix. Nello specifico i casting starebbero andando avanti proprio in questi giorni. Di recente, infatti, sarebbe stato scelto l’attore che interpreterà Monkey D. Rufy da giovane.
A svelare l’attore, quindi, è stato l’account Instagram ufficiale del live action. Cappello di Paglia da bambino, quindi, verrà interpretato da Colton Osorio. Il giovane attore, quindi, andrà ad affiancare gli altri membri del cast già noti.
Non dovrebbe mancare molto, quindi, alla fine delle riprese stando alle ultime notizie trapelate. Sono già diversi, infatti, gli attori che hanno abbandonato il set come ad esempio Peter Gadiot, colui che veste i panni di Shanks il Rosso, Craig Fairbrass ossia Zeff e persino McKinley Belcher III, l’Arlong di questa serie.
Almeno questi tre, dunque, stando alle notizie trapelate, avrebbero lasciato Cape Town, luogo in cui si è girata questa prima stagione di One Piece. Ad occuparsi di questo adattamento dell’apprezzatissimo manga ideato da Eiichiro Oda, quindi, sono i Tomorrow Studios del produttore Marty Adelstein e ITV Studios.
Lo sceneggiatore dello show, quindi, sarà lo stesso che ha curato diverse serie Marvel come Luke Cage ed Agents of S.H.I.E.L.D., Matt Owens. I produttori esecutivi, invece, saranno due, ossia Steven Maeda e Becky Clements. Contemporaneamente alla febbre di vedere il primo episodio, dunque, cresce anche la paura dei fan di trovarsi difronte ad una cocente delusione.
Sappiamo, infatti, come Hollywood o più in genere il mondo dello spettacolo adori stravolgere le proprie produzioni basate su videogiochi o manga. Persino l’ultima serie Netflix, quella basata su Cowboy Bepop, si è rivelata un vero flop con i fan dell’opera a fumetti che l’hanno a dir poco odiata.
Anche per questo motivo, quindi, difficilmente quest’ultimo show riceverà una seconda stagione. Sbagliare con One Piece però potrebbe essere anche peggio dato che si tratta senza alcun dubbio dell’opera più importante proveniente dal Giappone da almeno vent’anni.
L’opera di Oda, infatti, ha stabilito record di vendite in tutto il mondo arrivando ad imporsi anche qui in Italia fra i libri più venduti della settimana con diversi numeri. Insomma Netflix ha tra le mani una possibile miniera d’oro se saprà giocare bene le sue carte. Dato gli oltre 100 volumi usciti del manga, fra l’altro, questa serie potrebbe andare avanti per diversi stagioni con il giusto supporto della produzione e dei fan.
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