Da pochi giorni è arrivato sulla piattaforma streaming Netflix un nuovo film tutto italiano e che ha subito fatto parlare di se posizionandosi al secondo posto fra i più visti. Stiamo parlando di Non Mi Uccidere, pellicola sulla falsa riga di Twilight ed in grado di far convivere un’atmosfera da film horror con parti romantiche.
In questo thriller d’amore e cannibalismo, quindi, troviamo parecchi volti noti della televisione nostrana come Alice Pagani o anche la star di Skam Italia Rocco Fasano. Non Mi Uccidere, inoltre, ha debuttato lo scorso anno direttamente in formato VOD.
Una scelta, quest’ultima, la quale fu praticamente obbligata dato che ci trovavamo nel pieno della pandemia. I due protagonisti, quindi, sono follemente innamorati tanto da giurare di stare insieme per sempre. Sfortunatamente però i due giovani perdono la vita durante una notte di luna piena a causa di un’overdose.
Nonostante una morte pressoché naturale, quindi, Mirta, il personaggio interpretato da Alice Pagani, si risveglia dalla morte. Dopo un momento in cui si è sentita spaesata, la ragazza si è resa conto di essere di nuovo viva anche se con un incontrollabile voglia di mangiare carne umana.
Pian piano, inoltre, Mirta inizia ad accusare la mancanza del suo compagno, Robin e per questo motivo va a cercare la sua tomba. Mentre era intenta nella sua ricerca però la protagonista si rende conto che dei misteriosi uomini le danno la caccia per sottoporla ad un rituale.
Non Mi Uccidere, inoltre, nasce dall’omonimo romanzo scritto da Chiara Palazzolo. Fin dall’inizio della sua produzione, dunque, il film è stata vista come la risposta italiana a Twilight a causa del suo genere ma non solo. In questa pellicola, infatti, troveremo di nuovo quell’atmosfera emo che tanto ci fece innamorare della saga di Edward Cullen.
Più sulle dinamiche di coppia, dunque, la pellicola si concentrerà sul cambiamento a livello psicologico che avrà la protagonista ed è per questo che è stata particolarmente apprezzata dal pubblico. Girovagare di notte fra discoteche e boschi con la sensazione di essere costantemente braccata, dunque, farà provare a Mirta emozioni mai avute prime.
Stesso discorso per questa fame atavica sviluppata in seguito all’isolamento ed al suo crescendo senso di mostruosità. Piccola curiosità, inoltre, riguardante il regista del film, egli, infatti, è Andrea De Sica, nipote del mitico attore Christian.
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