Netflix cambierà la propria offerta e i tier di abbonamento entro la fine dell’anno dopo aver trovato uno storico accordo con Microsoft.
La pandemia ha permesso a Netflix di avere una crescita esponenziale, superiore a quella che l’azienda stessa si aspettava. Finito però il periodo pandemico, anche il pubblico della piattaforma è andato via via scemando. Alla fine dello scorso anno, per la prima volta da quando è stata attivata la piattaforma streaming, Netflix ha fatto registrare un calo degli abbonati e nel primo trimestre dell’anno la tendenza non è stata invertita: i risultati finanziari hanno evidenziato un mancato rispetto degli obiettivi fissati che ha portato anche ad un crollo del titolo in borsa.
La conseguenza immediata è stata la necessità di effettuare dei licenziamenti. L’azienda ha dovuto tagliare il personale ed ha anche licenziato in tronco tutte le persone che si erano occupate del piano marketing del periodo. La crisi, però, è difficilmente arginabile con queste mosse, necessario per la compagnia trovare una soluzione a questo periodo nero e le possibili mosse individuate sono due.
La prima riguarda il blocco degli account condivisi, con l’opzione di mantenere la condivisione con parenti e amici distanti dal nucleo familiare mediante il pagamento di un leggero sovrapprezzo. Una mossa che potrebbe tramutarsi però in un boomerang, con migliaia di utenti che decidono di staccare l’abbonamento e non rinnovarlo. L’altra soluzione è cercare di attrarre nuovo pubblico con un nuovo tier di abbonamento a costo inferiore ma con all’interno la pubblicità.
Netflix, storico accordo con Microsoft: come cambia l’abbonamento alla piattaforma streaming
L’introduzione di un abbonamento a basso costo con all’interno la pubblicità avrà un duplice effetto. Da un lato permetterà alla compagnia di guadagnare anche dalle advertise che si trovano all’interno, dall’altro di convincere i più scettici a sottoscrivere un abbonamento. In tal senso coloro i quali condividevano l’abbonamento, potranno averlo allo stesso costo, ma con qualche pubblicità tra una puntata e l’altra o tra un contenuto e l’altro. Qualcosa di molto simile a quanto accade già su Amazon Prime o quanto accade sulle altre piattaforme streaming negli USA.
Il nuovo livello di abbonamento arriverà sul mercato americano entro la fine del 2022. Netflix era alla ricerca di un partner che potesse gestire l’inserimento degli annunci pubblicitari e in queste settimane si era parlato di Google e Comcast, ma alla fine l’accordo è stato stipulato con Microsoft. L’annuncio è stato condiviso poco fa dalla stessa compagnia americana: “Microsoft ha dimostrato di possedere la capacità di supportare tutte le nostre esigenze pubblicitarie: lavoreremo insieme per costruire una nuova offerta con inserzioni promozionali”.
Nel comunicato si legge come il colosso di Redmond abbia dimostrato di poter fornire le strutture adatte sia per la gestione dei contenuti che per assicurare la privacy agli utenti. C’è da considerare anche il fatto che le due compagnie potrebbero collaborare in futuro anche in ambito gaming, data l’intenzione dell’azienda fondata da Bill Gates di espandere la propria divisione xbox in streaming.