Lo sviluppatore americano Rob Hale ha deciso di regalare i suoi videogiochi poco prima di morire: lutto nell’industria e tra gli appassionati.
La creazione di un videogioco per uno sviluppatore è principalmente la possibilità di dare vita alla propria visione creativa, all’idea che ha avuto per dare un contributo all’ambito artistico di cui fa parte ed ama. Chiaramente si tratta anche di un lavoro e dunque di qualcosa che viene portato avanti anche per interesse economico e di sussistenza, ma specialmente i prodotti indipendenti mantengono un’anima artistica ed una visione creativa tese a comunicare qualcosa a chi usufruirà del prodotto.
Se infatti ci sono videogame che al giorno d’oggi non possono essere considerati come un prodotto artistico, ce ne sono altri che dell’arte mantengono ogni caratteristica: passione, visione creativa, ricerca di connessione con il pubblico, voglia di comunicare un messaggio, ricerca di un’estetica identificativa e così via. I lavori di Squid in a Box, sviluppatore indie in cui collaboravano Rob Hale e CJ, possedevano l’idea romantica alla base del videogioco: la voglia di consegnare il titolo perfetto e di veicolare un messaggio.
L’ultimo regalo dello sviluppatore: prima di morire rende gratuiti i suoi giochi
Irrorato dalla passione per il proprio lavoro e per il mondo dei videogiochi, Rob Hale ha deciso di rendere gratuiti a tutti i suoi videogiochi prima di morire. L’uomo lottava da tempo con un male incurabile ed ha continuato a lavorare finché il fisico gliel’ha permesso. Quando ha capito che non gli rimaneva più tempo ha quindi preso la decisione di regalare il proprio lavoro agli appassionati.
Rob è morto nei primi giorni di agosto e a rendere pubblica la decisione presa in punto di morte è stato il suo amico e collaboratore CJ: “Era una cosa che Rob stava prendendo in considerazione negli ultimi due mesi, quando la sua situazione si è aggravata, quindi spero che questo possa essere visto come un regalo d’addio per tutti coloro che non hanno ancora giocato a nessuno dei due giochi”.
Nell’intervista rilasciata a PC Gamer, CJ aggiunge un ricordo dell’amico scomparso: “Negli anni in cui siamo stati insieme, Rob era molto appassionato del lavoro e si impegnava sempre al massimo per creare il miglior gioco possibile. Questo significa che a volte Rob puntava alla luna e non ci riusciva, e significa che purtroppo Waves 2 rimarrà sicuramente incompleto. Ma questo non toglie la mia soggezione e l’orgoglio che ho sempre avuto nei suoi confronti, nel vedere qualcuno così dedito al proprio mestiere”.