Uno dei cartoni animati, o anime se preferite, che ha segnato l’infanzia di molti di noi è sicuramente l’Uomo Tigre. La serie, composta da 105 episodi e andati in onda in Giappone dal ’69 al ’71, infatti, arrivò da noi solamente nel 1982.
Per questo motivo quest’anno, almeno in Italia, si festeggia il 40esimo anniversario dal suo debutto in televisione. Come molte produzioni nipponiche, dunque, anche L’Uomo Tigre è tratto dall’omonima serie manga uscita dal ’68 al ’69.
Il fumetto, quindi, prese vita dalla collaborazione fra lo sceneggiatore Ikki Hajiwara ed il disegnatore Naoki Tsuji. Nella prima serie, quindi, seppur fino a quel momento ci fosse stata una trasposizione fedele al fumetto, si decise di creare un finale diverso dove Naoto Date riesce a fuggire.
Il finale del manga, dunque, verrà rispettato nella successiva trasposizione animata che arrivò da noi con il titolo di L’Uomo Tigre II. Qui l’opera si concluse con la morte del suo protagonista, o almeno così sarebbe dovuto essere, infatti, la serie animata Tiger Mask W del 2016 ha rimesso tutto in discussione suggerendo come l’uomo si sia semplicemente rifugiato all’estero.
Non sono mancate, inoltre, alcune trasposizioni in live action che purtroppo hanno deluso le aspettative dei fan arrivando ad incassare pochissimo. Per chi non lo sapesse, l’anime parlava del wrestling e vedeva Naoto combattere contro i membri della tana delle tigri i quali volevano punirlo per la sua arroganza.
In ogni episodio, inoltre, vedevamo sempre lottatori dai costumi a dir poco bizzarri e a volte più simili a dei mostri che a degli esseri umani. Il successo dell’Uomo Tigre fu incredibile, soprattutto in patria, tanto che la New Japan Pro Wrestling nel 1981 comprò i diritti della serie per portare su un ring un atleta vestito come l’eroe a fumetti.
Ancora, oggi, infatti la stirpe dei Tiger Mask nella federazione è ancora attiva anche se ci sono stati già diversi passaggi di consegna della maschera. Come molti cartoni animati degli anni ’80, inoltre, anche l’Uomo Tigre risulta molto violento con scene ricche di sangue e che probabilmente oggi verrebbero censurate. Nonostante ciò insieme a Ken il Guerriero sappiamo come questa serie resterà nel cuore di molti bambini nati in quegli anni.
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