La seconda stagione del Commissario Ricciardi cambierà regista. Ecco le parole di Alessandro D’Alatri.
Il Commissario Ricciardi avrà una seconda stagione che andrà in onda nuovamente in Rai. Ma il regista non sarà Alessandro D’Alatri che si è espresso nei confronti della scelta da parte della produzione.
Il Commissario Ricciardi: Cambio di regia
Il Commissario Ricciardi è una fiction Rai, diventata un successo della nscorsa stagione televisiva. La serie è stata trasmessa da gennaio a marzo del 2021, e le avventure di Luigi Alfredo Ricciardi, interpretate dall’attore Lino Guanciale, hanno riscontrato un ottimo successo lasciando da parte del pubblico che ha seguito le avventure del protagonista, facendo i raggiungere picchi di share che vanno dal 22% al 24%.
La fiction narra le avventure del Commissario Ricciardi, che in una Napoli degli anni trenta, in pieno regime fascista, cerca di risolvere alcuni casi affidandosi a “Il Fatto”, cioè la capacità di vedere gli spiriti dei deceduti per morte violenta nel luogo del decesso sentendoli ripetere in modo continuo l’ultima frase pronunciata o pensata nel momento della morte.
Il personaggio, creato da Maurizio De Giovanni, è nato da una serie di romanzi diventati poi delle grapich novel edite da Sergio Bonelli su sceneggiatura di Claudio Falco con illustrazioni di Daniele Bigliardo.
Le parole del regista Alessandeo D’Alatri
Durante il Terni Film Festival, il regista della prima stagione della fiction, Alessandro D’Alatri, ha dichiarato che vedremo una seconda stagione de Il Commissario Ricciardi ma che non sarà lui a dirigerla.
“Non me lo fanno rifare. Il successo di Ricciardi è stato il prodotto di una fatica inenarrabile: la qualità riconosciuta da tutti veniva da un combattimento quotidiano per difendere i libri di Maurizio De Giovanni.” – dichiara il regista -“È stato un percorso tutt’altro che facile, perché portare in prima serata un film ambientato negli anni ’30, con atmosfere dark e una Napoli inedita sembrava una cosa molto pesante. Io ci ho creduto, ho lottato, e infatti adesso non farò la seconda stagione“.
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“Non me l’hanno proposta – ha aggiunto- ma anche se me l’avessero proposta non l’avrei fatta, perché le condizioni in cui ho lavorato non sono ripercorribili. Ho chiuso. Ci sono dei valori, nella vita che non sono commerciabili, non c’è patteggiamento. Quando sono in gioco l’onestà, la stima e la dignità io sono il primo a fare le valigie e andarmene. Ma è l’ennesima volta che faccio una cosa fatta bene e devo pagarla: è una condanna che mi porto avanti, e per me è diventata una bandiera“.