Le Strisce di Tex, il ritorno di un cult con incredibili sorprese: fan in delirio

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Le Strisce di Tex- Fantasynow.it

Uno dei grandi classici del fumetto italiano è senza alcun dubbio Tex. La serie del cowboy che ha debuttato nel 1948, infatti, sta andando avanti ancora oggi arricchita da diversi spin off ed albi speciali. Dallo scorso martedì 29 marzo, ad esempio, abbiamo potuto acquistare una ristampa anastatica de “Le Striscie di Tex”.

Per ricreare l’albo numero quaranta di questa collana, quindi, denominato Fuorilegge, la Sergio Bonelli Editore si è basata sul materiale fornito da Nino e Virginio Piacenti. I due, infatti, hanno dovuto aprire la loro collezione personale per fornire tutte le vignette utili a ricreare il volume.

Durante la ristampa de Le Strisce di Tex degli anni ’40, la Bonelli avrebbe notato alcuni refusi

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Le Strisce di Tex- Fantasynow.it

Quello che la casa editrice non immaginava però è che i due collezionisti hanno fornito materiale proveniente anche dal Tex Gigante. I Piacenti sono stati scelti dalla Bonelli perchè sono sempre stati profondamente legati alla saga, acquistando persino diverse versioni di pregio degli albi più famosi come Fulmine, Furio Mascherato e Mani in Alto!.

Nonostante l’estrema fiducia verso i due, quindi, la casa editrice ha notato un piccolo errore nella ristampa che non vi era nell’originale, ossia un balloon intorno ad un punto interrogativo. Ma non solo, sempre a pagina dieci, la parola Whisky risulterà scritta correttamente e non Whiscky come nella striscia uscita nel 1949.

Il nome di Tesah fu scritto male in diversi balloon

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Tex- Fantasynow.it

Come specificato dall’editore, infatti, nelle strisce di Tex era normale a quei tempi trovare alcuni refusi nelle varie vignette. Un problema, quindi, che non ha risparmiato neanche i protagonisti della serie ed in special modo Tesah. Quest’ultima, infatti, è stata chiamata erroneamente Tesak o Tesach.

Un altro piccolo errore è stato fatto durante il restauro di La Banda di Kid Billy dove la Bonelli si è lasciato sfuggire l’inserimento del tratto a penna all’interno del titolo da parte del lettore che ne aveva fornito la fonte. Ovviamente quest’ultimo non avrebbe mai immaginato, infatti, che un giorno le sue strisce sarebbero servite per un restauro di Tex.

Inoltre con tutta probabilità quei tratti a penna furono realizzati quando era ancora un bambino considerando che il volume ha circa settant’anni. Insomma anche la stessa Bonelli con questa riedizione ha scoperto alcune piccole curiosità ed errori fatti nel corso degli anni. Infine vi diamo appuntamento a martedì 5 aprile quando arriverà in edicola il ventiseiesimo numero de Le Strisce di Tex.

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