Il periodo d’oro nei fantasy qui in Italia, prima dell’avvento di fenomeni come Harry Potter e le opere di Philip Pullman, è stato senza dubbio negli anni ’80. Fra i tanti capolavori che ad oggi vengono ignorati, infatti, c’è ne uno in particolare di cui vorremmo parlarvi: La Pietra del Vecchio Pescatore.
Scritto dall’artista irlandese Pat O’Shea, il cui vero nome era Patricia Mary Shiels O’Shea, questo libro riscosse un successo incredibile fra i critici. Prima di addentrarci per bene in questo mondo fantasy però, grazie all’aiuto del sito La Biblioteca che Vorrei, andiamo a ripercorrere la vita della scrittrice.
La donna nata nel 1931 rimase fin dalla giovane età venendo allevata, insieme ai suoi fratelli, dalla loro sorella maggiore. Successivamente la famiglia si trasferì a Manchester dove Mary riuscì a trovare lavoro in una libreria. Sarà proprio qui, infatti, che quest’ultima inizierà a muovere i primi passi nel mondo della scrittura ideando degli spettacoli teatrali, poi prodotti dalla Library Theatre e anche dalla BBC Northern Ireland, di discreto successo.
Per vedere la nascita de La Pietra del Vecchio Pescatore però dovremo attendere fino al 1969 dato che la sua scrittura è durata circa tredici anni. Un tempo senza dubbio lunghissimo ma che ha permesso all’autrice di limare ogni incertezza o buco di trama regalandoci un capolavoro senza tempo.
I protagonisti della storia sono Pidge, un ragazzo di dieci anni e sua sorella Bridgit i quali saranno impegnati a lottare contro la strega Morrigan, la dea delle battaglie nella mitologia celtica. Proprio del folklore irlandese la storia sarà piena tanto che in Gran Bretagna La Pietra del Vecchio Pescatore è divenuta un vero e proprio classico.
La prima edizione, dunque, arrivò nel Regno Unito con il nome di The Hounds of the Morrigan nel 1985 grazie alla Oxford University Press. Il volume, quindi, è composto da 469 pagine divise fra testo, un glossario per le varie parole celtiche racchiuse nel racconto e la copertina, ricamata con incisioni in oro.
A curare l’illustrazione riportata sulla cover, infine, è stato Stephen Lavis, lo stesso che ha curato anche la copertina de Le Cronache di Narnia. Insomma il nostro consiglio è di acquistare l’opera di O’Shea dato che rappresenta un vero e proprio must have per gli amanti del fantasy.
Di giochi basati su Pathfinder, il famoso gioco di ruolo in linea con Dungeons&Dragons, se…
Il campione nazionale del torneo di Mortal Kombat, svoltosi nel 2019, ha rilasciato un'intervista esclusiva.…
Warner pianifica il futuro cinematografico dopo la fusione con Discovery: il prossimo Superman sarà un…
Il remake di The Last of Us part I sta per uscire ed esiste un…
Lo sviluppatore americano Rob Hale ha deciso di regalare i suoi videogiochi poco prima di…
L'industria videoludica italiana continua a crescere e comincia a farsi largo in quella mondiale: Aftermath…