Sono molti gli attori e le attrici che non hanno avuto un’infanzia semplicissima. Tra questi, ad esempio, non possiamo non citare Ruby Rose. In tenera età, infatti, la ragazza girava per le strade dell’Australia senza un soldo in tasca e con solamente sua madre, la quale lavorava come aspirante artista, a provvedere alle spese.
Come raccontato spesso da Rose loro erano povere ma inarrestabili. La crisi economica della famiglia fu tale che la madre della futura attrice fu costretta a vendere la propria televisione. Ovviamente questa situazione di disagio è rimasta impressa nella mente della donna anche ora che ha raggiunto il successo.
All’epoca della scuola Ruby Rose subì diversi atti di bullismo sia fisico che psicologico
Come ha confessato in varie interviste, infatti, lei voleva scrivere un libro diretto proprio ai tanti bambini che hanno vissuto nella sua stessa situazione. La ragazza, infatti, tolta sua madre, non aveva praticamente nessuno. Non sono mancate purtroppo anche alcune scene di bullismo durante il suo periodo a scuola.
Sempre durante il periodo scolastico però, l’attrice di John Wick 2 iniziò la sua battaglia a favore dell’inclusività e alla fluidità di genere, temi che segue con interesse tutt’ora. La sua androginia distintiva, dunque, è venuta fuori soprattutto in Orange is the New Black. Ruby Rose, inoltre, è diventata persino il primo supereroe gay in una serie tv quando ha vestito i panni di Batwoman.
Ovviamente all’epoca della scuola era difficile rendersi conto di ciò che stava succedendo come ha detto la stessa Rose: “Per molto tempo ho pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in me, o che non corrispondessi al genere che ero. Ci sono voluti anni, ma alla fine sono arrivata al punto in cui mi sono detta: “Ok, penso di essere molto androgina e molto in sintonia con l’energia maschile”
Ancora oggi le persone che hanno assistito all’attacco si scusano per non essere intervenute
A 12 anni, quindi, ci fu il suo primo coming out che però fu visto malissimo dai suoi compagni. Qualcuno nei bagni della scuola arrivò persino a scrivere “Odiamo Ruby”. L’episodio peggiore però fu nel pieno dell’adolescenza dove difronte a circa 50 persone la ragazza fu picchiata da quattro ragazze e da un ragazzo all’interno di un bar.
L’episodio di bullismo, quindi, costrinse sua madre a cambiargli scuola ma i danni psicologici scaturiti dall’episodio ebbero conseguenze gravi. Successivamente, infatti, Ruby tentò più volte il suicidio. Ancora, oggi, quindi, ci sono persone che scrivono alla donna scusandosi per l’accaduto e per non essere intervenute. A Ruby però questo non sembra più importare essendo finalmente riuscita ad uscire da quell’incubo.