L’autrice J. K. Rowling continua a schierarsi contro il modo trans. Ecco la sua ultima dichiarazione.
Joanne Rowling, meglio conosciuta come J. K. Rowling, la cui K sta per Kathleen nome della sua nonna paterna, è una scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica famosa per essere la madre di Harry Potter, ovvero la sua creatrice.
Considerata una delle donne più ricche del Regno Unito, nata a Yates nel 1965, la donna da sempre ha mostrato una predisposizione per la scrittura per via della sua fantasia, prendendo riferimento da persone conosciute durante la sua vita per la caratterizzazione di alcuni personaggio della saga di Harry Potter.
Trasferitosi a Londra, durante un viaggio in treno comincia a delineare i primi personaggi della saga di Harry Potter partendo proprio dal giovane maghetto seguito dai suoi amici Ron e Hermione e poi da tutti gli altri.
Per la stesura del primo romanzo ci ha impiegato ben 5 anni, periodo nel quale soffrendo di depressione per via dei problemi economici passa del tempo nel locale di suo cognato finendo di scrivere il suo primo romanzo.
Nel 1995 terminò il manoscritto che fu rifiutato da dodici case editrici definendolo troppo lungo.
Dopo altri tentativi la Bloomsbury, una casa editrice non molto conosciuta all’epoca accettò di pubblicare la storia che diventò un enorme successo in tutto il mondo.
Sebbene la Rowling abbia dato vita al mondo magico di Harry Potter, la donna nel corso degli anni si è espressa spesso con opinioni controverse riguardo il concetto di sesso e identità di genere.
Ultimamente, a seguito della decisione della Scozia di modificare una legge che eliminerebbe l’obbligo a chi vuole cambiare sesso di mostrare referti medici e psichiatrici e abbassando l’opportunità di farlo dai 18 ai 16 anni, la donna su Twitter ha espresso il suo dissenso.
Scrivendo un Tweet contro il primo ministro scozzese, l’autrice ha dichiarato che modificando questa legge danneggerà le donne più vulnerabili che cercano aiuto tra cui le vittime di violenza di stupro e quelle incarcerate.
Il primo ministro scozzese, ha dichiarato a seguito di queste affermazioni, che la legge non da più diritti alle persone trans e che non toglie nessun diritto a tutte le altre donne che richiedono aiuto e supporto.
Inoltre, la Rowling si è accanita anche contro il cancelliere Annaelise Dodds, presidente del Partito Laburista del Regno Unito, accusandola di non aver fornito la definizione di una donna quando le è stato chiesto di farlo durante la sua ospitata in Women’s Hour, show televisivo della BBC.
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