Sta prendendo sempre più piede negli Stati Uniti d’America il dibattito riguardo il diritto d’aborto. Una argomento di certo delicato che però ha coinvolto anche il mondo dei videogiochi. Sappiamo, infatti, come Insomniac, casa di sviluppo molto conosciuta nel settore, abbia fatto una donazione in favore proprio del diritto all’aborto.
Fra l’altro stando ad un documento trapelato dalla Corte Suprema, quest’ultimi ribalteranno quanto stabilito dalla sentenza del caso Roe vs Wade la quale prevedeva per legge il diritto d’aborto in ogni stato del paese a stelle e strisce. Anche Bungie, gli storici creatori di Halo e di Destiny, sarebbero pronti a raggiungere i colleghi di Insomniac e schierarsi contro questa ipotetica decisione nel caso si rivelasse definitiva.
Come detto, infatti, i creatori di Marvel’s Spider- Man avrebbero donato circa 50 mila dollari all’associazione Women’s Reproductive Rights Assistance Project. L’operazione, inoltre, sembra aver avuto il benestare anche di Sony nonostante però la società nipponica, stando a quanto riportato dal Washington Post, non si sia espressa al riguardo arrivando persino a “censurare” la donazione.
Come suggerito da Jim Ryan, presidente e amministratore delegato della compagnia, infatti, per Sony sarebbe stato meglio mantenere una posizione neutra sulla vicenda. Questa risposta però ha fatto infuriare alcuni membri di Bungie che seppur ormai da qualche tempo sono entrati nei Playstation Studios hanno fatto capire come non siano d’accordo con questa decisione.
Nello specifico uno dei Community Manager della software house ha spiegato che nonostante siano solo una piccola parte di Sony, loro non si faranno mai problemi a dire quello che pensano o a difendere ciò che pensano sia giusto. Il duro messaggio lanciato da quest’ultimo, inoltre, è stato condiviso anche dal CEO di Bungie ossia Pete Parsons.
Insomma un argomento spinoso persino per i membri della stessa compagnia. Ryan, infatti, tramite una mail, avrebbe esortato tutti i suoi dipendenti, e di conseguenza anche gli studi inglobati da Playstation, a rispettare entrambe le visioni sull’argomento. Come detto però la reazione non è stata delle migliori con molti che si sono sentiti offesi da questa non presa di posizione.
Il messaggio, dunque, si è chiuso con il presidente della compagnia che ha specificato come rispettare l’opinione altrui non significa necessariamente condividerla ma per la loro azienda risulta fondamentale non esporsi su certi argomenti.
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