Frankenstein contro l’Uomo Lupo (1943)
Frankenstein contro l’Uomo Lupo (Frankenstein Meets the Wolf Man), è il quinto film della saga di Frankenstein della Universal. Alla regia troviamo Roy William Neill.
Frankenstein e l’Uomo Lupo, dati per morti nell’episodio precedente, resuscitano in questa nuova avventura.
Larry Talbot (l’uomo-lupo), tornato in vita dopo che due ladri di tombe hanno scoperchiato il suo sepolcro lasciandovi penetrare i raggi della luna piena, viene ritrovato ferito per le strade di una cittadina. Ricoverato in un ospedale, egli rivela al dottor Mannering e all’ispettore di polizia Owen di essere un lupo mannaro ma nessuno dei due gli crede. Dopo che verrà ucciso un poliziotto, il dottore sospetta che Talbot possa essere affetto da licantropia, cioè dalla malattia nervosa che lo porterebbe a credere di trasformarsi in una belva nelle notti di luna piena.
Recatosi a Lanwelly con l’ispettore, il dottor Mannering scopre che la tomba di Larry Talbot è vuota; in seguito riceve una telefonata con la quale lo avvertono che il suo paziente è fuggito dall’ospedale. Alcuni giorni dopo Larry Talbot arriva in un accampamento di zingari dove rivede Maleva, la donna che un tempo gli aveva predetto la sua trasformazione in uomo-lupo e che ora accetta di accompagnarlo dal barone Frankenstein, il solo che possa aiutarlo. Alla fine del suo viaggio Talbot apprende però che Frankenstein è morto da diverso tempo.
Giunto tra le rovine del castello, Talbot fa un’incredibile scoperta: il mostro nato dagli esperimenti del barone Frankenstein è ancora vivo ed è intrappolato nel ghiaccio che ha invaso un sotterraneo. Talbot decide di liberarlo affinché lo aiuti a trovare il diario con i preziosi appunti dello scienziato, e una volta recuperate le forze la creatura gli obbedisce; il diario però non viene recuperato e tutto lascerebbe credere che sia andato distrutto. L’affannosa ricerca di Talbot sembra ormai destinata al fallimento quando, da una fotografia rinvenuta per caso, egli scopre che il barone Frankenstein aveva una figlia, Elsa, tuttora in vita e proprietaria di ciò che rimane del castello. Talbot riesce a incontrarla, ma la donna si rifiuta di aiutarlo a recuperare il diario; nel frattempo arriva anche il dottor Mannering, che insiste perché Talbot si faccia curare in un ospedale psichiatrico.
Dopo aver aiutato il mostro di Frankenstein a fuggire dal paese e a ritornare nel castello, l’uomo-lupo viene raggiunto da Elsa e dal dottore, il quale intende riattivare i macchinari dello scienziato per liberare Talbot dalla maledizione che lo perseguita. Le leggi della natura saranno quindi sfidate un’altra volta con esiti imprevedibili.
Gioiellino per appassionati del genere, anche se c’è chi dice che i due mostri non reggono la convivenza. Atmosfera, suspense e ottima interpretazione. Scritto da Curt Siodmak. B. Lugosi fuori parte come mostro. Seguito da House of Frankenstein, inedito in Italia.
Al di là del mistero (1944)
Al di là del mistero (House of Frankenstein), è il sesto film della saga di Frankenstein della Universal. Alla regia ritroviamo Erle C. Kenton, che ha già diretto Il terrore di Frankenstein del 1942.
Da Wikipedia:
Uno scienziato pazzo, con la complicità del suo deforme compagno di cella, fugge di prigione con l’intento di assassinare coloro che precedentemente avevano testimoniato contro di lui.
Durante il suo peregrinare, si imbatte nel Circo degli orrori di Lampini, il quale possiede lo scheletro del conte Dracula. Ucciso Lampini e sostituitosi a lui, risveglia il conte rimuovendo il paletto che ne trafigge il cuore, per farsi aiutare nei suoi scopi. Non resistendo alla sua natura di vampiro, Dracula tenta di vampirizzare una donna, ma scoperto, è costretto a fuggire mentre il giorno si avvicina, morendo incenerito dai raggi del sole.
Il falso Lampini, giunto al villaggio Frankenstein, scoprirà i corpi del mostro e di Larry Talbot, l’Uomo Lupo scomparso con la creatura durante uno scontro, e perfettamente conservati nel ghiaccio. Liberati i corpi, tenterà di servirsene per i suoi malvagi scopi, ma la natura buona di Talbot avrà la meglio, a complicare le cose sarà il tradimento del complice deforme, il quale innamorato di una bella zingara salvata da maltrattamenti, pretenderà di trasferire il suo cervello nel corpo del bell’Uomo Lupo. Tradito, il complice tenterà di uccidere lo scienziato, ma verrà a sua volta ucciso dal mostro che però, cercando di salvare il suo nuovo padrone dalla folla inferocita, lo farà inghiottire (insieme ad egli stesso) dalla palude vicino al villaggio.
La casa degli orrori (1945)
Erle C. Kenton torna ancora alla regia nel settimo ed ultimo film della serie classica della Universal. In La casa degli orrori (House of Dracula, perciò è conosciuto in Italia come La casa di Dracula), i tre mostri della Universal, Dracula, Frankenstein e l’Uomo Lupo si incontrano dopo il precedente capitolo.
L’uomo lupo vuole essere curato dalla sua licantropia per ciò si rivolge al noto Dr. Edelman, scienziato e benefattore che compie studi sulle malattie del sangue. Il dottore riesce con Larry Talbot e tenta la stessa cosa sul conte Dracula, che sotto le mentite spoglie del Barone Làtos cerca un rimedio contro il proprio vampirismo, ma la natura di Dracula prende il sopravvento e riuscendo a contaminare il sangue del Dottor Edelman, lo rende folle. Prima di arrivare alla completa pazzia omicida, Edelman riesce a sottoporre (in un raro momento di lucidità) la tomba di Dracula ai raggi del sole, incenerendolo, ma ormai la follia si impadronisce di lui che diventa dapprima omicida, poi “mad doctor”, riportando in vita il Mostro di Frankenstein, trascinato dalle acque del fiume in cui era annegato nel precedente film, fino alla scogliera circostante il laboratorio. La polizia, cercando di far luce sulla follia che sembra aver colpito Edelman, fa irruzione nel laboratorio, uccidendo l’ormai incontrollabile scienziato criminale, il quale nel morire, provoca accidentalmente un incendio in cui perisce anche la creatura di Frankenstein.
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