L’ultimo capitolo uscito dell’apprezzato shonen risale addirittura al dicembre 2018
Hunter x Hunter è stato per un lungo periodo considerato uno degli shonen migliori prodotti in Giappone, prima dell’avvento di Naruto di Masashi Kishimoto era infatti l’opera dell’autore Yoshihiro Togashi ad insidiare il posto di serie anime preferita dei bambini italiani che guardavano la tv appena usciti da scuola.
Partendo dall’inizio, Hunter x Hunter nasce nel 1998 e proprio come accaduto per altri shonen di successo come Dragonball e One Piece, il suo debutto avviene sulle pagine di Weekly Shonen Jump la storica rivista di Shueisha. Il successo non tarda ad arrivare tanto che la trasposizione animata, che viene effettuata solo ai manga con maggior seguito e popolarità, arriva quasi subito, nel 1999. La serie ebbe 62 episodi e fu trasmessa da Fuji Tv sotto la produzione di Nippon Animation e anche in questo caso, come per il manga, l’opera fu accolta con enorme entusiasmo da parte del pubblico.
Uno dei segreti del successo della saga creata da Togashi è senza dubbio la meticolosità con cui lui ha creato il mondo attorno i personaggi, non lasciando nulla al caso e fornendo al lettore la più chiara visione possibile. Uno degli esempi risiede senza dubbio nell’alfabeto di questo universo, creato dallo stesso autore prendendo come riferimento l’hiragama giapponese.
Purtroppo però le precarie condizioni di salute, in special modo della schiena, del mangaka hanno costretto Hunter x Hunter a diverse soste forzate, basti pensare che se si fosse mantenuta una pubblicazione regolare ad oggi avrebbe gli stessi volumi di One Piece, 96, mentre si è ancora fermi a 36. Nell’ultimo anno sopratutto Togashi non è riuscito a pubblicare neanche un capitolo all’interno di Weekly Shonen Jump facendo preoccupare non poco la salute dei suoi fan. Se Hunter x Hunter dovesse dare forfait all’interno della rivista per altri 10 numeri, infatti, diventerebbe il periodo più lungo di pausa mai preso dall’autore.