Dopo il successo di critica e pubblico riscosso da Horizon Forbidden West, Guerrilla Games ha confermato che ci sarà un terzo capitolo.
La saga di Horizon è una di quelle meno considerate dalla stampa di settore. Sebbene tutta la critica ne evidenzi i punti di forza, al contempo ne sottolinea in maniera netta le mancanze. Non basta che il titolo sviluppato da Guerrilla Games sia tecnicamente stupefacente, che consti di un gameplay tra i più riusciti e appaganti delle ultime due generazioni, di un mondo di gioco affascinante, ricco di mistero e di vita. Secondo la critica il videogioco della software house olandese manca di qualcosa che lo faccia spiccare e diventare un capolavoro.
Con questo non si vuole certo dire che Horizon Forbidden West sia privo di difetti. Ci sono saltuari cali di frame rate (se lo si gioca in modalità grafica) e alcuni glitch e bug, soprattutto durante le cutscene. Inoltre l’intelligenza artificiale dei nemici non è esattamente brillantissima. Le fasi stealth ed in assoluto quelle contro gli altri esseri umani risultano poco appaganti.
Tuttavia questi combattimenti danno questa sensazione solo perché all’interno del gioco stesso c’è il confronto con quelli con le macchine. Insomma sfigurano in maniera così evidente perché quelli con le macchine sono divertenti e appaganti al punto da rendere superfluo e quasi fastidioso il combattimento con gli umani.
I piccoli difetti del gioco non rovinano l’esperienza di gioco e sono meno frequenti che in altri titoli. Prendiamo come paragone proprio Elden Ring (perché l’esempio più lampante e più vicino nel tempo): si tratta di un gioco artisticamente ispirato, in cui funziona il combat sistem soprattutto con i boss, mentre i mob sono stupidi, lenti e prevedibili. Perché non sottolineare queste carenze? Perché non influiscono sulla piacevolezza del gioco.
Perché questa disparità di giudizio? Probabilmente perché From Software è la software house del momento e perché Elden Ring era il titolo più atteso dell’anno. Ci sta che il videogame From possa piacere più di quello Guerrilla, che dia più soddisfazione e che lasci alla fine un ricordo più potente. Ma in sede di recensione va specificato che il voto in più viene dato per preferenza personale e non per questioni tecniche. Se si vuole invece rimanere oggettivi (laddove possibile in una recensione personale), basandosi sui classici criteri di valutazione, i bug e le mancanze vanno pesate sia in un caso che nell’altro.
La premessa la trovo d’obbligo per spiegare l’importanza della conferma di Guerrilla sulla produzione di un terzo capitolo della saga. Sebbene Horizon sia stato oscurato dal fenomeno mediatico di Elden Ring, rimane un titolo che, seppur molto diverso da quello di From, merita attenzione e va recuperato da qualsiasi appassionato di videogame in possesso di una Playstation. Chiunque abbia finito Elden Ring e sia alla ricerca di un gioco coinvolgente e di grande valore farebbe bene a recuperarlo.
Fa bene sentire dunque che nonostante il titolo abbia avuto un impatto meno potente del previsto per la concomitante uscita di Elden Ring, Sony e Guerrilla sono intenzionati a portare avanti una saga che merita maggiore considerazione e riconoscimenti. In un’intervista rilasciata a VG247, il creative director De Jong ha confermato che ci sono le basi per la produzione di un terzo capitolo: “Horizon ruota tutto attorno ai misteri e ciascuna delle nostre storie ruota attorno alla risoluzione di enigmi riguardanti sia il vecchio mondo che il presente in cui si svolge la serie. Indubbiamente ci sono tantissimi retroscena che possiamo prendere in considerazione per sviluppare nuove storie e creare ulteriori misteri attorno a quanto già abbiamo raccontato. E del resto Forbidden West si chiude con un altro grosso cliffhanger con cui poniamo le basi per il prossimo gioco ancora una volta”.
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