Una delle aggiunte più interessanti, in fatto di personaggi, in questa quarta stagione di Stranger Things, è senza dubbio Eddie Munson, il capo dell’Hellfire Club, il circolo di Dungeon and Dragons di cui fanno parte anche Dustin, Mike e Lucas.
Il ragazzo, oltre alla passione per il gioco di ruolo, è un grande fan della musica metal e si sa quest’accoppiata, soprattutto negli anni ’80, scaturiva molti pregiudizi. In tanti in città, infatti, soprattutto dopo la morte della cheerleader nel suo camper, penseranno ad un legame di Eddie Munson con l’occulto.
In pochi sanno che il nuovo personaggio di Stranger Things 4, Eddie Munson, è ispirato ad una storia vera
Ovviamente niente di più lontano dalla realtà dato che, come scopriremo più avanti, l’autore di questi terribili omicidi non è nient’altro che Vecna, l’antagonista di questa nuova stagione del fortunato show di Netflix. Insomma a causa del suo look e dei suoi interessi fuori dal comune, Eddie è stato preso di mira dall’intera comunità nonostante si riveli un ragazzo dal cuore d’oro.
Tutti, infatti, sono convinti che abbia offerto in sacrificio la povera ragazza in qualche rito occulto. In pochi sanno però che questa storia trova radici nella vera America dell’epoca. C’è stato un periodo negli States, infatti, in cui era aperta una vera e propria caccia alle streghe e molto spesso questo ha portato ad accusare innocenti, come nel caso di Eddie Munson.
Andiamo con ordine, dunque, a dare il via a questa isteria di massa denominata “Satanic Panic”, furono alcune segnalazioni di molestie e abusi fisici ai danni di minori. Questi reati, quindi, secondo molte comunità fortemente religiose, erano state fatte da qualche setta.
I tre giovani furono condannati senza reali prove
Sempre per riprendere la storia del personaggio di Stranger Things, anche nell’America reale a farne le spese di questa caccia alle streghe furono ragazzi alternativi come lui che avevano le sole colpe di vestirsi in maniera alternativa o un pò dark se vogliamo utilizzare un termine più moderno.
Nello specifico a far scalpore fu la vicenda di Damien Echols che nel 1994 viene accusato insieme a due suoi amici di aver ucciso dei bambini. Nonostante la mancanza di reali provi, quindi, l’opinione pubblica non aveva dubbi, il loro ascoltare heavy metal era sufficiente per incolpare i giovani.
Fra l’altro Damien, che era l’unico maggiorenne, fu addirittura condannato a morte per la vicenda. Con l’avvento della tecnologia in grado di esaminare il DNA, infine, nel 2007 si scoprì come nessuno dei ragazzi era coinvolto nel crimine, anzi, ad uccidere i bambini, secondo molti, fu uno dei loro patrigni.