La serie passata dalle mani di RW Lion ad Editoriale Cosmo riprenderà gli archi narrativi sospesi
Una delle serie di maggior rilievo in ambito televisivo della cultura pop, sopratutto se si parla di produzioni europee, è senza ombra di dubbio Doctor Who, nata grazie alla rete televisiva BBC nel 1963. Di tempo da allora ne è passato tanto, così come tanti sono stati i diversi attori che hanno ricoperto il ruolo del “dottore” all’interno della serie, nonostante ciò però gli ascolti e lo share è stato stabilmente alto per tutti questi anni, sintomo che anche dopo quasi 900 episodi, 697 appartenenti alla serie classica e 155 facenti parte della nuova produzione avviata nel 2005, il pubblico non è comunque sazio di vedere nuove avventure e personaggi.
Nonostante, come predetto, la serie ha fondato principalmente il suo nome e la sua fama grazie alla trasposizione televisiva, Doctor Who nel corso degli anni è riuscito comunque ad abbandonare la tv inserendosi in altri contesti creativi come videogiochi, film o persino fumetti. Andando con ordine, il debutto della serie ideata da Sydney Newman in ambito letterario avviene nel 1979 con la creazione della rivista ufficiale chiamata semplicemente Doctor Who Magazine, la quale raccoglieva notizie e curiosità sulla serie oltre che alcune tavole a fumetti per l’appunto. L’idea spopolò così tanto che Doctor Who ebbe in pochi mesi un intero fumetto in uscita a cadenza settimanale (poi modificata in mensile).
In Italia i diritti del brand fino a poco fa appartenevano a RW Lion, famoso altresì per la serializzazione di Batman, è notizia, invece, proprio di pochi giorni fa dell’acquisizione dei diritti da quest’ultima da parte di Editoriale Cosmo. A darne l’annuncio direttamente l’editore tramite la propria pagina Facebook:” IL DOCTOR WHO ENTRA NEL CATALOGO DI EDITORIALE COSMO. Ebbene sì, tutte le avventure dei Dottori entrano ufficialmente a far parte del nostro catalogo con un piano editoriale che verrà svelato nei prossimi mesi. Punto di partenza? Settembre 2020!“