Circa un anno fa l’intero mondo dei fumetti e non solo, aveva appreso della scomparsa di Kentaro Miura, uno dei mangaka più talentuosi e conosciuti del Giappone, nonché padre di Berserk.
Fin dalla morte del suo autore, quindi, ci sono state numerose notizie riguardo la volontà della casa editrice di continuare o meno l’opera. Persino i numerosi fan della saga, infatti, sarebbero stati molto indecisi su cosa sarebbe stato giusto fare.
Ricordiamo, infatti, come Berserk va avanti da più di trent’anni e sono tantissimi, quindi, i lettori che resterebbero delusi se non si dovesse arrivare ad un finale. Fortunatamente però, la rivista su cui veniva pubblicato il manga, proprio in questi giorni, con un comunicato ha diramato la propria decisione.
Nello specifico Young Animal ha specificato come il capolavoro del sensei Miura riprenderà la propria pubblicazione dal tredicesimo numero del magazine, in uscita il prossimo 24 giugno.
Stando a quanto emerso, quindi, Berserk avrà altri sei capitoli che chiuderanno l’arco narrativo attualmente in corso prima di iniziarne uno completamente nuovo. A portare avanti il lavoro del mangaka, quindi, sarà il suo collega ed amico Kouji Mori.
Quest’ultimo, infatti, avrebbe ricevuto da Miura alcune linee guida su come far proseguire il manga. Questo proseguo di Berserk, infatti, è stato reso possibile proprio grazie ad alcuni script lasciati dall’autore prima della sua scomparsa avvenuta, ricordiamo, a soli 55 anni.
Mori, l’editor del manga e gli assistenti di Miura, dunque, hanno unito le forze per dare una degna conclusione a quello che è a tutti gli effetti uno dei manga più importanti della storia del fumetto.
Kouji, quindi, ha rivelato come fin da quando erano studenti lui e Kentaro si scambiavano pareri ed idee sulle rispettive storie quando iniziava un arco narrativo importante. L’uomo, inoltre, non sa se sarà all’altezza dell’autore originale di Berserk ma come gli rivelò lo stesso Miura, lui è l’unico a conoscere la storia del manga nella sua interezza e per questo è l’unico che può portarla avanti.
Per mesi, dunque, Mori è stato tormentato su cosa era giusto fare. L’uomo ha avuto diverse idee come raccontare in un intervista o in delle illustrazioni il finale ma dentro di se ha capito che nessuna di queste soluzioni avrebbe reso giustizia alle battute finali fra Gatsu e Grifis.
Furono, quindi, gli stessi assistenti del maestro sia la casa editrice, a chiedere a Mori di portare avanti il lavoro e regalare a Berserk la sua degna conclusione.
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