Il cruento anime ritorna dopo un anno e mezzo di stop con due nuovi archi narrativi
Come già accennato negli scorsi articoli, Netflix sembra stia “spingendo sull’acceleratore” per quanto riguarda il mercato di film e serie tv animate provenienti dal paese del sol levante. Non solo opere recenti come i vari Haikyuu, Seven Deadly Sins o L’Attacco dei Giganti, quest’ultima proprio di recente ha ricevuto dei nuovi episodi, Netflix ha preso i diritti anche per la trasposizione anime di Baki the Grappler, manga del 1991.
Di Baki ne abbiamo già parlato nelle scorse settimane grazie alla conclusione di Paruno Graffiti, manga autobiografico dell’autrice Paru Itagaki, la quale racconta la convivenza con la sua famiglia, sopratutto con suo padre, Keisuke Itagaki, il creatore di Baki the Grappler e mangaka proprio come lei. Come predetto, l’opera che narra delle avventure del campione di arti marziali Baki Hanma inizia sotto formato cartaceo nel 1991 all’interno della rivista Weekly Shonen Champion. Baki the Grappler ha un successo così elevato in Giappone che successivamente alla pubblicazione della prima serie, contenente ben 42 volumi e terminata nel 1999, riceverà 3 sequel: New Grappler Baki pubblicato dal 1999 al 2005, Baki Son of Ogre iniziato nel 2005 e finito nel 2012 ed infine Baki Dou.
Passando a parlare infine della trasposizione anime dell’opera di Itagaki senior, avvenuta nel 2001 e prodotta dallo Studio TAC, è arrivata al suo secondo arco narrativo, portato in Italia da Netflix proprio qualche giorno fa. Questa seconda stagione intitolata per l’occasione la grande saga del torneo Raitai, sarà incentrata su di un torneo di arti marziali chiamato, per l’appunto, Raitai Tournament. Inoltre dai produttori è stata già confermato l’inizio dei lavori per portare nelle nostre televisioni la terza stagione di Baki the Grappler, il quale sarà impegnato nella saga “Kami no Ko Gekitotsu”, tradotto in italiano, la caduta dei figli degli dei.