Dopo la calorosa accoglienza ricevuta da New World, Amazon Games replica il successo con il nuovo videogioco Lost Ark.
Esattamente come accade nel mondo dello sport, anche in quello dei videogame è finito il periodo del mercato in cui Sony e soprattutto Microsoft hanno capitalizzato l’attenzione degli utenti e potenziato la loro offerta e si è tornati a parlare della sostanza: i videogiochi. Il mese di febbraio è particolarmente caldo da questo punto di vista e sono già usciti diversi titoli interessanti come Dying Light 2, il bellissimo indie Sifu (altra scelta azzeccata da Sony per l’esclusività temporale dopo Kena e Deathloop) e l’MMO di Amazon Games, Lost Ark.
Che il nuovo corso di Amazon Games era decisamente più virtuoso di quello precedente lo si era capito qualche mese fa quando New World, MMO ambientato nell’epoca dei conquistadores, aveva letteralmente oscurato la concorrenza prendendosi il palcoscenico per mesi e invogliando milioni di giocatori ad entrare a far parte del suo intrigante universo. Gli utenti si sono goduti il viaggio, ma hanno riscontrato una certa penuria di contenuti dopo l’end game. Insomma un ottimo prodotto, ma ancora qualcosa da migliorare e imparare per gli studios sotto l’egida di Amazon.
Da capire se l’errore è stato interiorizzato ed evitato nel nuovo progetto, l’MMO di stampo futuristico Lost Ark che al momento è giocabile solo in accesso anticipato dietro pagamento di una cifra che va dai 15 ai 100 dollari in base al pacchetto scelto. Ebbene nonostante la versione sia quella non definitiva e per giocarlo bisogna pagare un progetto che nella sua forma finale sarà gratuito per tutti, nei primi giorni sul mercato Lost Ark ha registrato l’accesso di 500.000 videogiocatori.
Un successo che ha del clamoroso e che lo è ancora di più se si pensa che Lost Ark è stato il videogame più seguito in questi giorni su Twich con 1,2 milioni di spettatori. Numeri superiori anche a quelli di concorrenti ben più blasonati come GTA V e PUBG. Insomma il titolo ha attirato la community e sta piacendo, adesso bisogna vedere se gli studios di Amazon saranno in grado di mantenere alta l’attenzione una volta finito l’effetto novità, un’impresa non impossibile, ma comunque un’impresa.
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